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Energia, quanto mi costi: la nostra indagine sulle imprese associate

12 Settembre 2022 Stampa

Tra i primi sei mesi del 2022 e lo stesso periodo del 2021 le imprese associate, in media, pagano l’energia il 58% in più. Su un campione composto da 2.425 imprese di cui sono disponibili i dati relativi al primo semestre 2021 e 2022, si osserva un incremento medio del costo dell’elettricità del 58% durante i primi 6 mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nello stesso arco di tempo il fatturato medio del campione è aumentato, anche per effetto dell’inflazione, ma di un più ridotto +15,8%, portando il costo della bolletta ad incidere per l’1,4% del fatturato (costituiva l’1% un anno fa). Il tutto fermandoci a giugno, l’ultimo dato certo a disposizione, purtroppo però sappiamo bene che negli ultimi mesi le bollette hanno continuato a crescere in modo esponenziale e a fine anno la situazione sarà ben peggiore, quando non insostenibile.

Questo il commento del nostro Ufficio Studi su numeri reali. Numeri che mettono in luce anche la situazione divisa per settore.

La situazione per settore

I servizi di alloggio e ristorazione sono quelli più colpiti dall’aumento dell’energia elettrica registrando un incremento medio di costo dell’80,6% durante i primi 6 mesi del 2022. Il comparto manifatturiero ha visto incrementare la bolletta in media del 58,4%. All’interno del settore segnano un aumento ancora più marcato le imprese della fabbricazione di prodotti in metallo (+69,6%).
Nel caso dei servizi alle imprese (trasporto e magazzinaggio, servizi di formazione e comunicazione, attività professionali, scientifiche e tecniche, noleggio e servizi di supporto alle aziende) il costo dell’energia elettrica cresce in media del 51,4%. Il costo della bolletta per le imprese del commercio e autoriparazione cresce del 46,3%, mentre sono più contenute le variazioni del commercio al dettaglio (+44,7%) e all’ingrosso (+35,5%).
Il costo dell’energia elettrica per il comparto servizi alle persone (istruzione, sanità, attività artistiche, sportive e di intrattenimento, altre attività di servizi) si attesta in media al 32,5%. Nel dettaglio le altre attività dei servizi alla persona, prevalentemente acconciatori, estetisti e lavanderie registrano un aumento del 39,4%. Tra i settori osservati il comparto delle costruzioni appare essere quello meno toccato dal caro energia, registrando nel suo complesso l’incremento più basso (+29,5%).

La nostra inchiesta prosegue e mette in evidenza come ci siano imprese che, già a giugno, avevano più che raddoppiato i consumi:

Per oltre una impresa su cinque (il 21,8% del campione) la bolletta dell’energia elettrica del primo semestre 2022 incide per oltre il 5% del fatturato dello stesso periodo. Il 12,9% del campione di riferimento riscontra un’incidenza tra il 5% e il 10%, mentre un ulteriore 8,9% supera il 10%. Il dato complessivo del campione rappresenta una media di singole variazioni anche molto diversificate tra loro: per oltre un terzo delle imprese (il 34,6%) il costo della bolletta risulta invariato o in calo nel primo semestre 2022 rispetto allo stesso periodo 2021. Quasi la metà del campione (il 48,2%) vede invece un incremento di costo fino al +100%, mentre il 17,3% il valore delle bollette risulta più che raddoppiato. E la situazione, come detto, sta già peggiorando in maniera sensibile fino a mettere a rischio la sopravvivenza di migliaia di imprese.

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