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Lapam San Felice: incontro con il Sindaco

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20 Gennaio 2020 Stampa

Nei giorni scorsi il consiglio Lapam Confartigianato di San Felice ha incontrato il Sindaco Michele Goldoni accompagnato da altri consiglieri comunali, per fare il punto a sette mesi dall’elezione e dopo l’approvazione del bilancio di previsione per il 2020, il primo della nuova amministrazione.

Il presidente Lapam San Felice, Mirko Baruffaldi, e il Presidente generale, Gilberto Luppi, hanno introdotto i lavori manifestando apprezzamento per un confronto che non si fermi solo al momento elettorale ma che prosegue nel tempo, cercando di affrontare i problemi economici e di sviluppo del territorio sanfeliciano. Tra gli argomenti affrontati non poteva mancare la ricostruzione ed i problemi che l’amministrazione sta incontrando nella conclusione delle pratiche Mude ancora in attesa del decreto di concessione. Il Sindaco ha comunicato che l’ufficio tecnico a breve verrà riorganizzato ed ulteriormente potenziato, anche se il lavoro sin qui svolto ha già dato i primi frutti.

Il presidente Lapam di San Felice, ha sollevato la questione del rientro delle attività nel centro storico, cercando una soluzione per ‘Ricommerciamo’, il consorzio dei commercianti che da anni opera nella struttura provvisoria delocalizzata, per permettere agli operatori di rientrare in centro. A questo proposito Michele Goldoni ha anticipato che per San Felice, occorrerebbe posticipare la data della terza ed ultima finestra del bando regionale per la rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal terremoto, in modo da consentire di recuperare più spazi, rispetto a quelli attualmente disponibili. I cantieri in centro, infatti, sono in corso e altri ne verranno aperti, con una prospettiva di almeno un anno prima di vedere qualche immobile recuperato e la viabilità meno congestionata dai cantieri. E’ una fase critica per il centro e molti lamentano anche la riduzione dei parcheggi a causa dei cantieri, tuttavia riteniamo che il sacrificio di oggi sarà ripagato con una migliore qualità e accessibilità del centro una volta conclusi i cantieri.

Il Presidente Lapam Luppi ha poi portato all’attenzione il problema del rilancio di San Felice, paese in difficoltà anche per il degrado del Polo industriale, area strategica per l’insediamento industriale locale, che ha bisogno di riqualificazione e di un piano di rilancio coordinato coinvolgendo tutti i soggetti economici e istituzionali:

“Perché non convocare un tavolo alla presenza di associazioni, comune, banche, coinvolgendo anche al Camera di Commercio di Modena, dove studiare interventi per promuovere l’intera area industriale, inserendo nel ragionamento anche l’ex area della Del Monte e lo scalo ferroviario? Un piano per l’attrattività del territorio che liberi risorse e semplifichi le modalità per l’insediamento di nuove realtà produttive”. La proposta è stata accolta dal Sindaco Goldoni, il quale ha informato delle azioni messe in campo dalla nuova amministrazione per sbloccare alcune situazioni problematiche oggi sotto gli occhi di tutti. “Da qui si potrebbe partire con un convegno che chiami a raccolta tutte le forze e le istituzioni per dare una scossa al torpore e allo scoramento che sta prendendo piede tra gli operatori economici, vuoi per gli effetti del terremoto, vuoi per le difficoltà di mercato” ha concluso Luppi.

Tra gli strumenti per il rilancio delle imprese vi è sempre la semplificazione amministrativa e qui Baruffaldi ha segnalato i problemi di rapporto e di tempistica derivanti dall’iter autorizzativo oggi concentrato nel SUAP, cui le imprese devono rivolgersi. Lo strumento, nato per coordinare sotto un’unica regia e ridurre i tempi della pubblica amministrazione nel rilascio delle autorizzazioni per la costituzione e l’attività d’impresa, oggi in capo all’Unione comuni Area Nord, non sta dando i risultati attesi.

Lapam ha chiesto pertanto al Sindaco di farsi parte attiva per chiedere una verifica sull’attuale assetto organizzativo del SUAP, sul suo funzionamento, per cercare di rendere questo strumento più rispondente alle esigenze delle imprese richiedenti e più coerente con le finalità di legge per le quali è nato.

La chiosa del presidente Baruffaldi:

“Ripeteremo il confronto con l’amministrazione tra qualche mese, perché crediamo nel rapporto tra associazione e comune, come motore per la ripartenza del nostro tessuto economico e della nostra comunità”.

 

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