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Le proposte di Confartigianato agli Stati Generali dell’Economia

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17 Giugno 2020 Stampa

“L’Italia può ripartire ponendo le imprese e il lavoro al centro degli investimenti da realizzare usando tutte le risorse europee”.

Con questa premessa il presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, ha presentato al premier Giuseppe Conte, il documento (in allegato ndr.) con le proposte della nostra confederazione nella terza giornata di lavori dei cosiddetti “Stati generali dell’economia”, martedì 16 giugno.

“Del tutto nuovo – si legge nel documento – è la creazione di debito pubblico sovranazionale europeo, nelle forme del MES (meccanismo di stabilità europeo ndr.) del fondo SURE (rivolto al sostegno degli ammortizzatori sociali ndr.), della BEI (Banca europea degli investimenti ndr.) e del Recovery found (per cui la Commissione europea ha proposto un corposo potenziamento ndr.). Una congiuntura difficilmente ripetibile”

L’invito è quello di sfruttare le risorse messe in campo dagli organismi europei per recuperare anni di ritardi e inefficienze. Queste risorse devono quindi essere utilizzate innanzitutto per sostenere gli investimenti pubblici e privati, cogliendo il momento eccezionale per semplificare massicciamente gli oneri burocratici in capo alle imprese.

Su questo fronte la nostra confederazione auspica una piena e completa digitalizzazione del rapporto con la PA, una riduzione delle normative e riorganizzazione in Testi Unici e codici di settore chiari e di semplice lettura, un coordinamento dei controlli amministrativi sulle imprese, basati sui principi di proporzionalità.

“Dobbiamo valorizzare il nostro tessuto produttivo – continua Merletti – di cui la piccola impresa di territorio è il punto di forza, modello capace di coniugare la sostenibilità ambientale, economica e sociale e che ci ha permesso di rimanere il secondo maggior Paese manifatturiero in Europa e leader globale nei settori come l’agroalimentare, la moda, il legno-arredo, le meccanica. A questo proposito va colta l’occasione per consolidare e irrobustire le nostre imprese con una nuova Legge quadro dell’artigianato che si ispiri al modello europeo e sulla quale ci stiamo confrontando con i colleghi delle Organizzazioni artigiane di Francia e Germania”.

Un’iniziativa che secondo la nostra associazione deve essere accompagnata da una revisione complessiva della tassazione, semplificando la “giungla” delle deduzioni e detrazioni, tassando in maniera omogenea tutti i redditi di lavoro e garantendo la medesima tassazione ai redditi d’impresa, indipendentemente dalla natura giurdica del soggetto. Sul fronte dell’evasione e dell’elusione fiscale è poi indispensabile sfruttare al meglio l’incrocio tra le banche dati già esistenti, attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali, risparmiando sempre nuovi balzelli alla stragrande maggioranza delle PMI che rispettano le regole.

“Mi auguro – ha concluso il Presidente Merletti – che queste giornate siano dedicate non tanto a ‘sentirci’ quanto ad ‘ascoltarci’. Il vero rischio, per dirla con il Buonarroti, non è porsi obiettivi troppo alti e non raggiungerli, ma porseli troppo bassi e raggiungerli”.

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