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Luppi: “Alla luce del DPCM del 22 marzo, dobbiamo essere uniti e responsabili”

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24 Marzo 2020 Stampa

"Lunedì 23 marzo, insieme ai presidenti delle altre associazioni datoriali, ho avuto un confronto in videoconferenza con il Prefetto di Modena sulle disposizione emanate nel Dcpm del 22 marzo (leggi qui). In particolare il confronto si è basato sulla comunicazione da far avere alla Prefettura (leggi qui) per le attività che non sono contenute nei codici Ateco previsti dall’Allegato 1 del Decreto (ovvero per le attività definite "indispensabili" ndr.) ma per le aziende che lavorano per garantire attività di carattere essenziale e quindi possono e devono lavorare la continuità delle filiere.

Nelle comunicazioni da inviare alle Prefettura, sia di Modena che di Reggio Emilia, è dunque indispensabile fornire indicazioni puntuali sulla partecipazione alle filiera produttive e sulle imprese committenti, tutto ciò per non incorrere nella sospensione dell’attività e nelle eventuali sanzioni dovute per comunicazione errate.

Siamo tutti impegnati per fare tutto il possibile per superare l’emergenza. Chi può e deve lavorare lo faccia dunque con la professionalità e la competenza di sempre e nel pieno rispetto delle regole".

Gilberto Luppi
generale Lapam

 

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