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Novi Park, si cambia Più potere ai gestori, passo indietro dei costruttori

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25 Settembre 2014 Stampa

E' in arrivo una redistribuzione di quote all’interno delle aziende che compongono Modena Parcheggi, la società che ha progettato, costruito e che ora gestisce il Novi Park. Attraverso una nota il Comune lascia intendere che potrebbe essere nell’aria una modifica della compagine societaria: «L’amministrazione — fa sapere il Comune — è attenta a eventuali modifiche della compagine societaria di Modena Parcheggi il cui incarico è definito dalla concessione relativa alla progettazione, costruzione e gestione del parcheggio interrato e opere collaterali nonché di interventi di riqualificazione del sistema di sosta su strada. La gestione è affidata per il periodo di 41 anni e due mesi durante il quale sono previsti ulteriori investimenti per la manutenzione straordinaria». Pare cioè, che le aziende che hanno partecipato alla costruzione del parcheggio, siano in procinto di vendere parte delle proprie quote alle società di Modena Parcheggi che invece si occupano di gestione. In pratica, chi ha costruito e si è occupato della start up, ora si disimpegna e cede il passo a chi si occupa esclusivamente di gestione. A ciascuno il proprio mestiere. Come fa rilevare il Comune, sono comunque previsti lavori di manutenzione. Per questo le società costruttrici resteranno con una quota, seppur più piccola. 
tema è intervenuta Rete Imprese Italia, che ha anche buttato sul tavolo alcuni suggerimenti: «E’ necessario prima di tutto ascoltare la città nelle sue componenti — fa sapere l’associazione che riunisce Confcommercio-Fam, Cna, Confersecenti e Lapam-Confartigianato della città di Modena — e coinvolgere il consiglio comunale per mettere in campo un percorso alla luce del sole, pienamente trasparente e con l’obiettivo di contemperare le esigenze di cittadini e imprese con quelle di bilancio» .
le proposte: «Attualmente la convenzione è fin troppo favorevole al concessionario e questa va riequilibrata, come del resto più volte ribadito in sede di campagna elettorale da più parti, ma appunto senza gravare sui costi e, anzi, diminuendo sia la zona ‘blu’ (a favore del disco orario) che, su talune aree, le tariffe. Perché poi non prevedere uno ‘shopping day’ settimanale — si chiedono le Associazione delle Pmi modenesi — con l’abbassamento a 30 centesimi all’ora del pedaggio in tutta l’area soggetta a parcometri e a 50 centesimi per tutto il mese di dicembre (mese fondamentale per tutto il mondo del commercio in centro storico)? Inoltre — prosegue Rete Imprese — al fine di incentivare l’utilizzo del Novi Park, pensiamo sia necessario favorire, attraverso sconti ad hoc, gli universitari e potenziare le navette da e per il centro storico, nonché prevedere ulteriori sconti per le attività imprenditoriali e per i lavoratori che hanno sede in centro. Si tratta di alcune semplici proposte — conclude Rete Imprese Modena — che chiediamo di discutere con il Comune. Perché, ribadiamo, a prescindere dal fatto che si arrivi o meno a un cambio in corsa del gestore del Novi Park, è tutto il sistema della sosta che deve essere rivisto. Ed occorre farlo in fretta e bene».
Roberto Grimaldi

il Resto del Carlino MODENA gio, 25 set 2014

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