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Rete Imprese Italia: No a sanzioni sui prelievi non giustificati e a reintroduzione dell’anatocismo

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4 Agosto 2015 Stampa

L’introduzione della sanzione dal 10% al 50% delle somme prelevate dai conti bancari intestati alle imprese qualora, in caso di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, le modalità di utilizzo di tali prelievi non siano giustificate dalle imprese stesse, è una misura assurda e addirittura peggiore della disciplina vigente. E’ quanto si legge in una nota di Rete Imprese Italia in occasione del seminario istituzionale tenutosi presso le Commissioni congiunte Finanze-Giustizia della Camera sui decreti legislativi emanati dal Governo in attuazione della Legge Delega di Riforma fiscale. Questa disposizione – prosegue la nota – risulta essere una vera e propria follia burocratica, oltre che l’ennesima introduzione di una complicazione fiscale, soprattutto a carico delle imprese in contabilità semplificata, che va assolutamente stralciata dallo schema di decreto sulla revisione del sistema sanzionatorio. Sconcertante – secondo Rete Imprese – è, inoltre, la reintroduzione dell’anatocismo con la previsione che gli interessi di mora, oltre ad essere dovuti sull’imposta non versata, siano dovuti anche sulle sanzioni e sugli interessi. La reintroduzione di questo meccanismo fa venir meno un fondamentale principio di correttezza giuridica e si chiede, pertanto, al Governo ed al Parlamento di eliminarlo dallo schema di decreto sulla riscossione

 

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