“La decisione di Regione Emilia-Romagna di rinviare l’avvio dei saldi al 30 gennaio e di far slittare, di conseguenza, anche il divieto di vendite promozionali, è senz’altro positiva e va nella direzione di dare respiro alle imprese commerciali, come chiedevamo da tempo e come avevamo formalizzato con una lettera alla Regione a ottobre”.
Cinzia Ligabue, presidente Licom, plaude al rinvio dei saldi, che non partiranno più i primi giorni dell’anno ma dal 30 gennaio.
“Già in estate, con il rinvio al primo di agosto per i saldi, le cose erano andate meglio e la complessiva tenuta delle vendite della stagione estiva e di inizio autunno, o comunque il positivo riscontro rispetto alle aspettative, ha confermato la bontà della misura adottata dalla Regione. Anche per questo – prosegue la presidente Licom – avevamo chiesto di ripetere tale misura posticipando di 30 giorni o più l’inizio dei saldi invernali dall’attuale prima settimana di gennaio a febbraio 2020 in modo tale da riuscire a sostenere le imprese del settore a mantenere livelli di fatturato adeguati al proseguimento dell’attività. La decisione presa va proprio in questa direzione e per questo siamo soddisfatti“.
“La crisi provocata dalla pandemia sta colpendo con particolare durezza il commercio tradizionale e per questo ogni iniziativa pensata per sostenerlo (pensiamo anche al cashback per i pagamenti con carta di credito che arriverà a restituire fino a 150 euro per 1.500 euro spesi a dicembre nei negozi e nelle attività tradizionali) va nella direzione giusta. Inoltre, anche per via del cambiamento climatico in atto con l’innalzamento delle temperature medie e con l’evoluzione delle abitudini del consumatore, riteniamo che, soprattutto per l’abbigliamento, consentire i saldi a stagione appena iniziata sia controproducente per le piccole attività. Con lo spostamento della data dei saldi – conclude Ligabue – slitterà anche il divieto di vendite promozionali che non scatterà più quindi dal 6 dicembre”.
Nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi invernali, in via straordinaria e dopo il passaggio in Assemblea legislativa, sarà quindi sospeso il divieto di effettuare le vendite promozionali dei seguenti prodotti: abbigliamento, calzature, biancheria intima, accessori di abbigliamento, pelletteria e tessuti per abbigliamento e arredamento.