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Sicurezza: le Associazioni di Categoria vanno dal Questore

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21 Settembre 2014 Stampa

Lapam, Cna, Confcommercio-Fam e Confesercenti insieme dal questore di Modena, Oreste Capocasa, per cercare soluzioni, proporre iniziative, richiedere interventi al fine di arginare l’ondata di rapine che si sta in questi giorni abbattendo in città. Due rapine in pochi giorni nella stesa strada che fanno seguito a quella violenta ai danni della rosticceria in via Bergamo: il problema sicurezza è più che mai acutizzato da queste vicende «Esprimiamo solidarietà e vicinanza ai due esercenti di via Medaglie d'Oro, vittime di altrettante rapine – si legge nella nota di Rete imprese – Nello stesso tempo ci preme riaffermare con chiarezza che in città, come sosteniamo da mesi, è in atto una pericolosa recrudescenza della microcriminalità, che va contrastata mettendo in campo ogni sforzo in termini investigativi e di presidio del territorio». «Da tempo- puntualizza Rete imprese città di Modena- denunciamo la presenza di diverse situazioni di degrado e di insicurezza in altrettante parti della città, chiedendo alle istituzioni che si passi dalle parole ai fatti. Perchè la paura si sta insinuando tra commercianti e residenti ed a maggior ragione è dunque necessario rafforzare, con nuovi e più efficaci strumenti, il contrasto alla microcriminalità per rimettere in sicurezza pezzi di città". A tale proposito- prosegue la nota di rete- incontreremo nei prossimi giorni il questore di modena con cui faremo il punto sulle strategie messe in campo dalle forze dell'ordine ed al quale presenteremo le nostre proposte per fronteggiare ed arginare degrado e microcriminalità». Intanto «ci rivolgiamo alle istituzioni dello stato come pure all'amministrazione comunale, affinchè il problema sia affrontato in modo adeguato con l'auspicio di una soluzione in tempi brevi». E in occasione della rapina violenta di via Bergamo, la Confesercenti ebbe a dichiarare: «Riteniamo opportuna quanto indispensabile un’intensificazione degli sforzi volti a prevenire e così tentare di arginare la deriva di questo pericoloso fenomeno. Da molto tempo ormai da parte di cittadini ed imprenditori commerciali – i più esposti ai reati contro il patrimonio, fa notare Confesercenti – si percepisce un’assenza di sicurezza. Sono stati compiuti sforzi economici notevoli da parte delle categorie del commercio e dei servizi per dotarsi di sistemi di dissuasione quali videosorveglianza, casseforti e blindature. Strumenti utili, ma non sufficienti da soli a contrastare l’escalation della criminalità».

Gazzetta di Modena – 21 Settembre 2014

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