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«Traffico in via Farini, controlli insufficienti dei vigili»

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23 Settembre 2014 Stampa

il Resto del Carlino MODENA mar, 23 set 2014

Un mistero inspiegabile. E’ il selvaggio traffico che ogni giorno assedia il centro storico e non risparmia neppure le zone – teoricamente – pedonalizzate nonostante le numerose restrizioni che dovrebbero regolare gli accessi. Smog, sgommate, zigzag avventurosi tra pedoni e ciclisti: nulla riesce a fermare l’assalto di auto e furgoncini rombanti fin dalle prime ore del mattino. Il tutto mentre i vigili paiono assistere inermi e s’alzano le proteste dei commercianti. «Siamo letteralmente disarmati dalla situazione: pare di essere in via Emilia», afferma Silvia Manicardi, presidente Lapam-Licom e attuale portavoce di Rete Imprese, allargando le braccia davanti a via Farini. «Non riusciamo a capire le ragioni di tale caos di mezzi che si viene puntualmente a creare – aggiunge sconsolata -. Le telecamere dovrebbero inchiodare i furbetti, e chi è in strada per le multe dovrebbe fare il resto. Ma è evidente che c’è qualcosa che non va nel sistema. A questo punto è da pensare che i controlli non vengano fatti o perlomeno siano stati allentati. Non credo che esistano permessi speciali…». E poi con decisione: «Vorremmo una risposta precisa e puntuale dal comandante della Municipale, Franco Chiari». Una ragione alla difficile situazione potrebbe essere trovata nei numeri. Le autorizzazioni per carico e scarico di merci sono 1.394; quelle per il transito dei veicoli con sosta limitata sono 1.509; altre 1.057 sono relative all’assistenza di anziani e minori, agli uffici giudiziari, alle istituzioni, alla vigilanza e ai veicoli elettrici; infine 4.330 sono quelle dei residenti. In tutto, ammontano a ben 8290: non certo una esiguità. Manicardi non è entusiasta dell’annuncio del sindaco di voler rispolverare il ‘city porto’ per abbattere il numero dei veicoli presenti in centro: «Ci hanno già provato in passato, ma il progetto non è mai decollato». Ha le idee chiare Fulgenzio Brevini, responsabile sindacale di Confesercenti, su come risolvere il problema: «Le leggi vanno semplicemente applicate, tutto qui. Non si può pensare di farle per poi subito chiudere un occhio e bypassarle».

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