L’unione tra questi due stupendi comprensori, oltre ad essere strategico dal punto di vista commerciale, potrebbe ridurre di molto il gap che abbiamo dai comprensori dalle Alpi.
Così la nostra associazione esprime il parere positivo in merito alla possibilità di fusione tra il Comprensorio del Cimone e il comprensorio dell’Abetone, due tra le più importanti aree di attrazione turistica dell’Appennino tosco-emiliano.
L’ipotesi paventata dal presidente del consorzio Luciano Magnani trova appoggio da parte della nostra associazione, che si muoverà per sostenere la possibilità di unire Cimone e Abetone, garantendo un’offerta più ampia ai turisti e facendo di due comprensori un unico polo in grado di attrarre persone provenienti non solo dalle aree immediatamente limitrofe ma da tutta Italia.
Infine la nostra associazione ha puntualizzato:
L’unione tra i due comprensori sarebbe un segnale molto positivo per il nostro territorio e cancellerebbe gli inutili campanilismi esistenti tra le due realtà, con un inevitabile beneficio in termini commerciali ma anche dal punto di vista di presenze, accessi e turisti. Far nascere un comprensorio di queste dimensioni ci renderebbe attrattivi ai livelli delle Alpi: non soltanto il progetto di uno skipass unico, ma servirebbe anche per nuove sinergie che dovranno portare a una migliore promozione e a una riduzione dei costi di gestione. Un’infrastruttura del genere avrebbe un impulso importante anche per il periodo estivo sul quale dobbiamo lavorare per sfruttare al meglio un territorio già ricco di opportunità, a cui affiancare sempre maggiori servizi e attrazioni.