Il sindaco di Vignola, Mauro Smeraldi, ha convocato le associazioni di categoria, i sindacati e i rappresentanti della grande distribuzione per valutare la possibilità di un accordo locale per la disciplina degli orari e delle aperture festive e domenicali dei negozi. Le distanze delle posizioni fra sindacato, grande distribuzione e associazioni di categoria sono state riconfermate e difficile appare la conciliazione di interessi fra chi vuole tenere sempre aperto la domenica e nelle festività laiche o religiose e chi ritiene che non solo le festività, ma anche le domeniche debbano essere dedicate al riposo.
«Il nostro rimane un No deciso alle aperture nelle festività e alle domeniche selvagge – sottolinea Rita Cavalieri, presidente Licom – ma chiediamo un accordo dei Comuni della provincia che preveda un calendario sensato con una rotazione delle aperture domenicali. Occorre continuare a discutere, mettendo insieme tutti i soggetti interessati, per arrivare a un gentlemen agreement da cui tutti trarrebbero vantaggi.
catene e franchising sono sempre in prima linea per le aperture straordinarie, la provincia di Modena è fatta anche di tanti negozi storici indipendenti che non riescono a reggere 7 giorni su 7, 8 ore al giorno. La nostra associazione è interessata a proseguire il confronto e a giungere a un accordo che possa soddisfare tutti – conclude Rita Cavalieri – Naturalmente questo significa che ciascuno deve fare un piccolo passo indietro, ma i presupposti ci sono per tentare la via della mediazione in attesa della emanazione di un testo di riforma del decreto Salva Italia che aveva introdotto la completa liberalizzazione degli orari e delle aperture domenicali e festive?».