Lapam comunica importanti novità positive sulla disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi.
Il regolamento D.P.R. 195/2014 che entrerà in vigore il 24 gennaio p.v., è stato emanato in virtù del costante progresso tecnico in materia che rende necessari aggiornamenti e modifiche ad una disciplina di base ormai datata.
Ecco le due previsioni del dettato normativo di particolare interesse per le aziende artigiane:
1. Il Regolamento prevede che l’obbligo di munirsi del marchio di identificazione non sussiste per chiunque esegue, esclusivamente per conto di terzi titolari del marchio stesso, lavorazioni parziali e per chiunque esegue, su oggetti usati, riparazioni per conto di privati committenti;
2. Prevede anche che sugli oggetti costituiti di metalli comuni recanti rivestimenti di oro, di argento, di platino o di palladio può essere impresso il termine, rispettivamente, “dorato”, “argentato”, “platinato” o “palladiato” a condizione che la massa del metallo prezioso fino sia non inferiore ad 0,01g su ciascun cm quadrato di superficie dell’oggetto stesso e che tale massa di metallo prezioso sia rilevata con i metodi di analisi di cui all’articolo 11 mediante prelievo di un campione avente spessore minimo di 1 mm ovvero pari allo spessore dell’oggetto, se inferiore.
Le imprese terziste vengono esentate dall’obbligo di munirsi del marchio di identificazione se eseguono lavorazioni parziali, così come ne vengono esentati gli artigiani riparatori per conto di privati.
anche risolto il problema dell’indicazione dei rivestimenti con tecnica PVD (Physical Vapour Deposition), per il quale il legislatore interviene indicando le precise condizioni, conditio sine qua non, perché possa essere impressa la dicitura “dorato”, “argentato”, “platinato” o “palladiato”.