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A Natale vola l’export alimentare di Modena e Reggio

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21 Dicembre 2017 Stampa

A Natale siamo tutti più… mangioni? Sì e no, mentre l’export va bene il mercato interno continua a ristagnare. Lo conferma un'analisi compiuta dal nostro Ufficio Studi che analizza anche l’export alimentare e l’occupazione in un settore che, a Modena e provincia, ‘pesa’ molto e non solo sulla bilancia. “Purtroppo però – afferma il presidente Lapam Alimentazione, Francesco Caselli – a differenza di chi esporta chi lavora esclusivamente per il mercato interno fatica di più. È un Natale statico, gli ordini non sono aumentati rispetto allo scorso anno e la concorrenza è sempre più agguerrita”.

OCCUPAZIONE ED EXPORT A MODENA

Nel nostro Paese, comunque, l’occupazione nel comparto cresce dell’1,4% nel 2017 grazie anche a chi esporta. La maggiore propensione all’export del settore – misurata dal rapporto tra valore delle esportazioni e valore aggiunto nella provincia di Modena fa registrare nel primo semestre 2017 un 5,72% nella top ten a livello nazionale e precisamente al nono posto assoluto con una percentuale che è più del doppio di quella nazionale ferma al 2,21%, in regione fa meglio soltanto Parma che si posiziona sul secondo gradino del podio. Le esportazioni, da gennaio a giugno 2017, hanno raggiunto i 603 milioni di euro.

A Modena al terzo trimestre 2017 le imprese artigiane del comparto sono 1.163, un numero leggermente in calo rispetto all’anno precedente (-0,5%): “Questo dato – puntualizza Caselli – conferma le difficoltà dei piccoli produttori, costretti a fare i conti con un mercato molto competitivo e con un sistema distributivo un po’ caotico. Nonostante questo non mancano segnali positivi, come il robusto aumento nell’ultimo anno nell’export dei dolci da ricorrenza (+ 5,8%) a livello nazionale, dato che fa da traino anche ad altri prodotti tipici delle festività alcuni dei quali prodotti nel nostro territorio”.

OCCUPAZIONE ED EXPORT A REGGIO EMILIA 

Anche la provincia di Reggio Emilia fa registrare nel primo semestre 2017 un 3,93% tra i migliori venti a livello nazionale e precisamente al diciottesimo posto assoluto con una percentuale quasi doppia rispetto a quella nazionale ferma al 2,21%.
esportazioni, da gennaio a giugno 2017, hanno raggiunto i 309 milioni di euro. A Reggio Emilia al terzo trimestre 2017 le imprese artigiane del comparto sono 940, un numero leggermente in calo rispetto all’anno precedente (-0,7%). 

Le due province si confermano realtà ricchissime di prodotti a Denominazione di origine protetta Dop – (56,8% del totale), Igp, Indicazione geografica protetta e Stg, Specialità tradizionale garantita. In Italia sono 294 i prodotti di qualità per queste tipologie di riconoscimento (con gli ingressi della pizza napoletana come Stg oltre ad altri prodotti). Ebbene nella nostra provincia se ne producono ben 15, dai più tradizionali e tipici (Aceto Balsamico Tradizionale Dop e quello Igp, Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Modena, Cotechino e Zampone, Amarene Brusche, Ciliegia di Vignola, Pera dell’Emilia-Romagna, Melone mantovano, Salame e Mortadella) passando per altri come Coppa di Parma, Cacciatorino. 

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