A soli tre giorni dall’apertura della fiera, ieri l’atteso annuncio da parte degli organizzatori, Mecspe 2020 non si farà.
Il comunicato stampa di Senaf, società organizzatrice dell’importante evento fieristico, lascia trasparire tutta l’amarezza per una decisione dettata dalla recrudescenza della pandemia e dal Dpcm del 24 ottobre che impone lo stop a tutte le fiere sino al prossimo 24 novembre.
“È un duro colpo, sia per la Fiera sia per le aziende del settore che apprezzano da 19 edizioni MECSPE trovandovi nuove tecnologie, soluzioni per tutte le filiere produttive e formazione continua, nonché un momento unico per fare scambi commerciali e ordinativi – commenta Ivo Nardella Presidente di Senaf, Gruppo Tecniche Nuove – Il nuovo DPCM ha contraddetto il precedente senza tenere conto dei tempi di pianificazione di una manifestazione professionale come MECSPE che è, e rimane, per il settore della meccanica specializzata una tre giorni di lavoro imprescindibile per pianificare la ripresa. Il settore della meccanica incide per l’8,1% sul valore aggiunto dell’intera economia, per il 6,1% sull’occupazione e se pensiamo che solo in Emilia Romagna, regione in cui si tiene la manifestazione, la filiera della Meccanica costituisce il 56,5% delle esportazioni, si capiscono meglio i confini dei danni che per il settore comporta questa decisione”.
Dopo i rinvii di marzo e giugno c’era la speranza da parte di organizzatori ed espositori di poter realizzare la fiera, nonostante la crisi innescata da Covid-19.
Sfortunatamente non sarà così, almeno non per quest’anno. Si attendono ora le misure del cosiddetto “Decreto Ristori”, a sostegno di chi aveva scommesso su un evento tra i più interessanti del panorama nazionale per il comparto meccanico e dell’automazione industriale.