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Bando regionale per la commercializzazione turistica – Anno 2021

La Regione Emilia Romagna ha pubblicato il bando per la concessione di contributi a progetti di promo commercializzazione turistica realizzati da imprese, anche in forma associata sulla Legge Regionale 4/2016

Finalità del bando:

 – promuovere lo sviluppo delle attività turistiche attraverso l’attuazione di progetti di promocommercializzazione realizzati da imprese, in forma singola o associata, operanti nel territorio della Regione Emilia-Romagna;
– concorrere a realizzare gli obiettivi delle Linee guida triennali regionali che indicano, in particolare, il quadro di riferimento della promo commercializzazione turistica in Italia e all’estero;

Chi può presentare la domanda

a) le imprese singole;
b) i consorzi e le società consortili;
c) le cooperative turistiche;
d) le associazioni temporanee di imprese (A.T.I)
e) altri raggruppamenti forma di impresa, comprese le reti di impresa con soggettività giuridica autonoma.

Adesione ai programmi di promocommercializzazione

La Regione contribuisce ai progetti presentati dalle imprese turistiche, anche in forma associata. Le imprese per poter presentare la domanda di contributo devono partecipare al Programma di promo commercializzazione della Destinazione Turistica (DT) di riferimento. È quindi necessario mettersi in contatto con la DT per acquisire ogni utile informazione.

Nel caso specifico di imprese che operano nel territorio della provincia di Modena, è importante sapere quanto segue:

 – le imprese che presentano un progetto relativo esclusivamente a prodotti turistici previsti dalla specifica Convenzione sottoscritta tra Città Metropolitana di Bologna e Provincia di Modena, per poter presentare domanda di contributo, devono partecipare al Programma di promo-commercializzazione della Destinazione Turistica Bologna Metropolitana;
 – le imprese che presentano un progetto relativo esclusivamente a prodotti turistici non previsti dalla suddetta convenzione, per poter presentare domanda di contributo, devono partecipare al Progetto di valorizzazione e sviluppo dei prodotti tematici trasversali di interesse regionale di APT Servizi Emilia Romagna;
 – le imprese che presentano un progetto relativo a prodotti rientranti solo in parte nella convenzione, per poter presentare domanda di contributo, potranno valutare a propria discrezione, anche sulla base del prodotto prevalente, a quale delle due programmazioni partecipare (Programma di promo-commercializzazione turistica della Destinazione turistica Bologna Metropolitana oppure Progetti di valorizzazione e sviluppo dei prodotti tematici trasversali di APT Servizi s.r.l.). Rimane comunque possibile, qualora se ne ravvisi l’opportunità, partecipare ad entrambe le programmazioni.

Certificazione della disponibilità di camere e posti letto

In fase di richiesta di contributo è necessario dichiarare di trovarsi nelle condizioni di commercializzare non meno di 200 (duecento) camere nel caso di strutture alberghiere e non meno di 400 (quattrocento) posti letto nel caso di progetti realizzati per commercializzare prevalentemente il prodotto turistico “Costa”.

Nel caso in cui le sopracitate tipologie di beneficiari presentino progetti realizzati per commercializzare prevalentemente il prodotto turistico “Terme”, “Appennino” e “Città d’Arte”, il numero minimo delle camere (strutture alberghiere) da commercializzare deve essere pari a 100 (cento), il numero minimo dei posti letto (strutture extralberghiere) deve essere pari a 200 (duecento).

I tour operator e le agenzie di viaggio che presentano domanda di contributo, invece, devono certificare il numero di camere e posti letto contrattualizzate tramite allotment entro il 31/03/2021, utilizzando un apposito allegato previsto dal bando.

Le società termali che presentano domanda di contributo non sono soggette all’obbligo di certificazione delle camere.
Nel caso in cui il beneficiario si trovi nella condizione di commercializzare sia camere di strutture alberghiere, sia posti letto di strutture extralberghiere, il sistema di calcolo terrà conto della combinazione delle due tipologie, considerando ogni camera equivalente a due posti letto.

Dimensione minima dei progetti e concessione di contributo

Ai fini dell’ammissibilità i progetti presentati non possono essere di importo unitario inferiore a Euro 35.000,00.

I progetti sono ammessi per un importo unitario non superiore ad Euro 150.000,00; i progetti di importo superiore dovranno
essere accompagnati da uno stralcio funzionale, e relativo piano finanziario, dell’importo massimo di Euro 150.000,00.

Il contributo è concesso sulla base del punteggio attribuito con riferimento ai criteri come specificato dal bando e come di seguito indicato:
 
 – Progetti con punteggio da 100 a 80: sono inseriti nella classe valutazione “Alto”. La percentuale di contributo non potrà essere superiore al 50% della spesa ammessa;
 – Progetti con punteggio da 79 a 60: sono inseriti nella classe di valutazione “Medio”. La percentuale di contributo non potrà essere superiore al 40% della spesa ammessa;
 – Progetti con punteggio da 59 a 40: sono inseriti nella classe di valutazione “Basso”. La percentuale di contributo non potrà essere superiore al 30% della spesa ammessa

I progetti con punteggio da 39 a 24 non sono ammissibili a contributo.

I contributi sono concessi a fondo perduto cumulabili con altri contributi pubblici.

Scadenza per la presentazione della domanda

Le domande di contributo devono essere inviate esclusivamente, pena inammissibilità, mediante posta elettronica certificata PEC all’indirizzo [email protected] entro il 30 novembre dell’anno precedente a quello di riferimento.

In questo senso la presentazione delle domande dovrà avvenire entro e non oltre il 30 novembre 2020.

Contenuti del progetto

Il progetto deve essere strutturato secondo le seguenti voci minime e obbligatorie:
 – Premessa, riportante indicazioni di carattere generale, dati statistici quali-quantitativi, valutazione dei risultati raggiunti negli anni precedenti, stato di avanzamento delle annualità precedenti del progetto rispetto alle azioni previste (qualora a strategia triennale);
 – Strategie e obiettivi;
 – Mercati e target di domanda di riferimento;
 – Azioni programmate, corrispondenti alle voci valorizzate nel Piano finanziario: per ciascuna azione devono essere identificati gli strumenti/mezzi utilizzati (canali tv, radio, stampa, internet, educational tour, ecc.), la tipologia dei materiali da produrre, nonché modalità e tempi del loro svolgimento;
 – Descrizione della tipologia delle risultati che verranno effettuate.

Spese ammissibili:

 – in generale, le spese per la promo-commercializzazione turistica, avendo a riferimento la descrizione di tali spese indicata nello
schema di Piano finanziario di cui al modello previsto dal bando;
 – spese per promoter, esclusivamente nel caso in cui tali spese siano dettagliatamente descritte sia nel progetto di previsione all’atto della richiesta di contributo, sia nella documentazione di rendicontazione. 
 – spese documentate di trasferta di personale (inclusi i costi di viaggio, vitto e alloggio per i quali sia chiara l’identificazione) per la partecipazione a incontri d’affari, eventi, seminari, workshop, educational tour ed altri momenti di lavoro assimilabili con stakeholder e rappresentanti della domanda turistica nazionale e internazionale, nei territori dell’offerta (dove opera il beneficiario) e nei territori
della domanda (dove operano soggetti dell’intermediazione turistica, decision maker, opinion leader, associazioni, ecc.);
 – spese per prestazioni occasionali nel caso in cui esse si configurino quali prestazioni di servizi per la realizzazione di parti del progetto. L’attinenza di tali prestazioni al progetto deve essere descritta nel contratto stipulato tra le parti, contratto che, pena inammissibilità della  spesa, deve essere allegato alla documentazione di rendicontazione;
 – spese per organizzazione di eventi, nella misura massima del 10% dell’importo risultante dal calcolo del piano finanziario previsto dal bando, esclusivamente nel caso in cui siano strettamente ed evidentemente connessi ad azioni di promo-commercializzazione
descritte nel progetto ed organizzati per attrarre la “domanda turistica nazionale ed internazionale” diretta e intermediata;
– spese per gadget solo ed esclusivamente per prodotti/documenti/oggetti chiaramente descritti sia nel progetto di previsione che a consuntivo e riportanti il marchio del beneficiario, il marchio turistico regionale, e comunque per un importo totale non superiore ad € 3.000,00;
 – spese per il personale dipendente del beneficiario (assunto con una delle tipologie contrattuali previste dal vigente Codice del lavoro), nella misura massima del 15% dell’importo risultante dal calcolo risultante mediante il piano finanziario come previsto dal bando ;
 – spese relative a consulenza e assistenza tecnico-specialistica per la progettazione, sviluppo e verifica dei risultati del progetto, nella misura massima di euro 5.000,00, certificate esclusivamente da fattura, regolarmente pagata, emessa da fornitore esterno all’impresa beneficiaria. 
 – Spese forfettarie di carattere generale nella misura massima del 10% dell’importo risultante dal calcolo del piano finanziarioprevisto dal bando.

Spese non ammissibili:

 – investimenti e/o l’acquisto di beni durevoli, compresi personal computer e relativi servizi di manutenzione ordinaria (per hardware, applicazioni ecc.);
 – attività non attinenti alla promo-commercializzazione turistica e non chiaramente riconducibili al piano finanziario allegato al progetto; 
 – per qualsiasi attività non palesemente riconducibile all’anno di riferimento;
 – per le iniziative che riguardano la produzione di materiale cartaceo di carattere generale prodotto dal beneficiario per uso corrente e non chiaramente collegato al progetto;
 – per le iniziative che riguardano la promo-commercializzazione di prodotti/servizi turistici estranei alla Regione Emilia-Romagna. Nel caso di cataloghi, brochure, depliant, materiali prodotti per uso elettronico e ogni altra tipologia di materiali promo-commerciali che presentino proposte di prodotti/servizi relativi alla Regione Emilia-Romagna ed anche estranei ad essa, il beneficiario è tenuto a dichiarare, all’atto della rendicontazione, la quota parte di spesa relativa ai prodotti/servizi turistici estranei alla Regione Emilia-Romagna. Nel caso in cui ciò non sia possibile,  tutta  la  voce  di  spesa sarà  ritenutainammissibile;
– per l’organizzazione di eventi, serate musicali, momenti di animazione e iniziative simili, organizzate nell’ambito delle strutture del beneficiario o in luoghi diversi, realizzate a beneficio della clientela in quel momento presente nelle suddette strutture. Tali eventi si configurano infatti quali parti integranti dell’offerta e non quali azioni promocommerciali finalizzate alla vendita;
 – qualsiasi tipo di attività formativa, qualsiasi tipo di autofatturazione;
 – spese i cui pagamenti sono attuati tramite compensazione qualsiasi genere tra beneficiario e fornitore;
 – per la gestione ordinaria dell’attività di impresa;
 – per viaggio, vitto, alloggio di persone non chiaramente riconducibili a partecipazione a fiere, serate promocommerciali o simili, a organizzazione di educational tour o  simili per giornalisti, soggetti dell’intermediazione, mondo dell’associazionismo o simili. Sono tassativamente escluse tali tipologie di spese: per gli accompagnatori e/o i familiari dei citati soggetti, per soggetti non identificati
e/o non riconducibili alle categorie sopra descritte;
 – per le quote di adesione ad associazioni, enti, istituzioni,  club, nonché a qualsiasi altro soggetto terzo al beneficiario;
 – per canoni, bolli, registrazioni, imposte, tasse, tributi di qualsiasi genere, spese telefoniche, spese postali non fatturate,
minute  spese, diritti SIAE e diritti di  affissione, per omaggi, premi quali coppe, trofei ecc.;

Per maggiori informazioni

Per maggiori informazioni è possibile contattare la Segreteria Sindacale Licom Lapam ai seguenti recapiti: Stefano Gelmuzzi – 059/893111 – [email protected]

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