Equiparare l’investimento in attività di ricerca e sviluppo compiuto in altre tipologie di aziende al certosino e impegnativo lavoro delle imprese del tessile-abbigliamento-calzaturiero che, a ogni nuova stagione, sono alle prese con la realizzazione di campionari e prototipi. È quanto propone un emendamento alla Legge di stabilità presentato dal senatore modenese del Pd Stefano Vaccari. L’appello era partito dal vice sindaco di Carpi Simone Morelli alla presentazione dell’Osservatorio sul tessile abbigliamento ed è stato ribadito da Federico Poletti di Lapam Federmoda. «Con questo emendamento – spiega il senatore Vaccari – chiediamo che venga introdotto il credito d’imposta, già previsto per le attività di ricerca e di sviluppo, anche per quelle imprese che, annualmente o comunque con ciclicità, devono sostenere costi connessi alla realizzazione di campionari, con specifico riferimento alle spese relative alla ricerca e ideazione estetica, ovvero alla realizzazione di prototipi». Il credito d’imposta è della misura del 15% per queste categorie di spesa, elevabile al 20% qualora i costi siano riferiti a contratti stipulati con Università e Enti pubblici di ricerca.