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Contributi per la messa in sicurezza sanitaria di strutture ricettive e pubblici esercizi

Con la Delibera 391/2020, Regione Emilia-Romagna ha pubblicato un bando per la concessione di contributi finalizzati alla messa in sicurezza sanitaria di strutture ricettive e pubblici esercizi al fine di prevenire ed evitare, all’interno degli stessi, i possibili contagi da virus Covid-19 tra i lavoratori e la clientela.

Chi può presentare domanda

La domanda può essere presentata dai Consorzi Fidi che hanno partecipato al bando pubblicato con Deliberazione di Giunta n. 225/2020 (il provvedimento del 23 marzo 2020 che prevedeva l’accesso a finanziamenti a tasso zero a PMI e professionisti per superare la prima fase di emergenza post crisi derivante dall'emergenza covid-19). 

Chi può richiedere il contributo

Una volta che i Consorzi Fidi avranno ottenuto i plafond previsti, le imprese che possono richiedere il contributo ai Consorzi debbono avere richiesto il contributo in conto interessi e in conto garanzia previsto nella Deliberazione di Giunta n. 225/2020, oppure – qualora il suddetto contributo non sia concedibile per esaurimento delle relative risorse finanziarie messe a disposizione dei Confidi – devono avere chiesto e/o ottenuto un finanziamento bancario che preveda, rispetto ai prezzi praticati sul mercato, una diminuzione del TAEG pari al 5,5%, qualora il finanziamento non sia riassicurato dal Fondo PMI, o al 4,5%, qualora il finanziamento sia riassicurato dal Fondo PMI e avente le medesime caratteristiche indicate nella delibera regionale ovvero:

– importo massimo concedibile 150.000
– durata massima 36 mesi
– preammortamento massimo 12 mesi
– garanzia consorzi fidi più eventuale controgaranzia fondo pmi

Come tipologie di attività svolta, possono partecipare le imprese che:

a) esercitano l’attività ricettiva alberghiera: alberghi, le residenze turistico-alberghiere e i condhotel.
b) esercitano l’attività ricettiva all’aria aperta: campeggi, i villaggi turistici e i marina resort.
c) esercitano l’attività termale per finalità terapeutiche annessi ad alberghi, istituti termali o case di cura
d) esercitano, anche in forma stagionale, una attività di pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e/o bevande

Interventi e spese ammissibili

Sono agevolabili gli interventi finalizzati alla messa in sicurezza sanitaria dei locali dove si svolge l’attività di impresa finalizzati a prevenire ed escludere il rischio di contagio, tra i lavoratori e i clienti, del virus Covid-19. Tali interventi devono essere realizzati in strutture e/o in immobili situati nel territorio dell’Emilia-Romagna.

Sono ammissibili le spese relative:

a) all’acquisto, installazione e posa in opera di impianti, attrezzatture e dispositivi che consentano di riattivare e di proseguire l’attività aziendale con la garanzia di adeguati livelli di protezione dei lavoratori e dei clienti e di adeguate condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e
modalità lavorative (ad es: sistemi di controllo della temperatura corporea, sistemi per regolare e controllare i flussi di ingresso, transito e uscita dei lavoratori e dei clienti, sistemi, impianti eattrezzature per la sanificazione e la disinfestazione dei locali aziendali, tunnel per la sanificazione, dispositivi per la protezione individuale ecc.).
b) all’acquisizione delle consulenze finalizzate al raggiungimento degli scopi indicati nella precedente lettera a). Le spese per l’acquisizione di tali consulenze sono riconosciute nella misura massima pari al 10% della spesa relativa alla voce di cui alla lettera a).

Non sono ammissibili le spese relative al pagamento dell’I.V.A., se recuperabile, e le spese per l’acquisto di beni e materiali di consumo.

Tempistiche di realizzazione 

Per essere considerate ammissibili, le spese devono essere realizzate ed effettivamente quietanzate nel periodo ricompreso tra il 23 febbario 2020 e il 31 dicembre 2020. Il termine ultimo per la rendicontazione delle spese realizzate e quietanzate è il giorno 28 febbraio 2021.

Tipologia e misura del contributo

A fronte della realizzazione degli interventi e delle spese è riconosciuto un contributo a fondo perduto nella misura pari al 80% della spesa ammessa, IVA esclusa. Il contributo complessivo erogabile, qualunque sia l’importo dell’investimento, non potrà comunque superare la somma di € 5.000. Gli interventi agevolabili dovranno avere una dimensione di investimento non inferiore a € 2.000,00, dimensione minima da mantenersi anche in fase di rendicontazione delle spese sostenute per la sua realizzazione e passibile di successive verifiche istruttorie.

Per maggiori informazioni

Luca Prati
Ufficio Credito Lapam
[email protected]
: 348 8222440

Stefano Gelmuzzi
categoria Turismo e PE
[email protected]
893 111

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