Un’analisi del nostro Ufficio Studi rivela che il prodotto maggiormente venduto sui mercati esteri è rappresentato da macchinari e apparecchi, il cluster più rilevante del made in Italy, con il 17,5% dell’export manifatturiero, davanti a Moda con 11,8%, Metalli con 11,2%, Mezzi trasporto con 10,4%, Alimentari e bevande con 9%, Farmaceutica con 8,2%, Chimica con 7%, Gomma e plastica con 6%, Altre attività manifatturiere con 5,6%, Apparecchi elettrici con 5,1%, Computer, apparecchi elettronici e ottici con 3,5%, Prodotti petroliferi raffinati con 2,8% e Legno, carta e stampa con 2,0%.
Effetti della crisi Covid-19 su produzione ed export di macchinari
La crisi in corso sta manifestato effetti rilevanti sul settore. A maggio 2020 le esportazioni di macchinari nel mondo scendono del 29,9% – in linea con la media della manifattura – in attenuazione dopo il dimezzamento (-51%) delle vendite all’estero di aprile, che segue la flessione del 21,3% rilevata a marzo: nel complesso del trimestre marzo-maggio 2020 le vendite all’estero si sono ridotte del 33,6%, in valore assoluto pari a minori ricavi per 7,4 miliardi di euro. Nel trimestre marzo-maggio 2020 la produzione di macchinari è scesa del 37,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, con una maggiore accentuazione per le macchine da miniera, cava e cantiere (-57,8%), macchine per la metallurgia (-56,1%), macchine utensili per la formatura dei metalli (-52,5%) e macchine per le industrie tessili, dell’abbigliamento e del cuoio (-49,7%).
Domanda e offerta di macchinari: il legame tra Italia e Germania
La Germania è il primo mercato di destinazione dei macchinari made in Italy. Tra tutti settori del made in Italy venduto in Germania, quello dei macchinari è il primo per valore delle esportazioni. Nei primi cinque mesi del 2020 il saldo commerciale di macchinari e attrezzature con la Germania è positivo per 128 milioni di euro, differenza tra 2.984 milioni di euro di macchinari esportati tra gennaio e maggio 2020 a fronte di 2.855 milioni di euro di importazioni.
La propensione all’export di macchinari in Germania: Reggio Emilia, Modena e l’Emilia-Romagna
La nostra indagine evidenzia che nel primo trimestre 2020 la regione con la maggiore propensione all’export di macchinari in Germania è l’Emilia-Romagna, dove l’export di questo settore sul mercato tedesco vale l’1,28% del valore aggiunto regionale, nettamente avanti a Veneto, Piemonte e Lombardia. In questo senso Reggio Emilia è al vertice nazionale con il valore nettamente più alto d’Italia (2,68%) davanti a Lecco, Vercelli, Novara e Bergamo, mentre Modena è al quattordicesimo posto (1,22%).