Torna all'elenco

I numeri dell’ufficio studi Lapam su export e turismo Modena-Cina prima della grande crisi

5 minuti di lettura
1 Marzo 2020 Stampa

Coronavirus: i numeri dell’ufficio studi Lapam su export e turismo Modena-Cina prima della grande crisi

“La diffusione del coronavirus espone l’economia mondiale e quella italiana ad un crescente rischio di rallentamento. La Cina rappresenta per Modena e Reggio Emilia l’ottavo mercato di sbocco delle esportazioni manifatturiere, e il secondo paese dopo gli Stati Uniti se si considerano i rapporti commerciali al di fuori dell’Europa”.

Lo rileva l’ufficio studi Lapam Confartigianato che ha misurato anche quali siano i settori maggiormente a rischio per la frenata, inevitabile e difficile da controllare, dell’export nei confronti della Cina.

Ma l’ufficio studi dell’associazione ha anche monitorato le presenze turistiche cinesi sul nostro territorio.

“Inoltre – prosegue infatti l’indagine Lapam – il flusso di turisti dal Paese della grande muraglia alla nostra provincia è stato in costante crescita negli ultimi anni, arrivando a superare abbondantemente le 10mila presenze turistiche a Modena e 20mila a Reggio Emilia, seconda nazione per turisti stranieri dopo la Germania”.

EXPORT

Negli ultimi 12 mesi (dal IV trimestre 2018 al III trimestre 2019) sono stati esportati in Cina 382 milioni di euro di prodotti manifatturieri made in Modena, pari al 3% del totale export manifatturiero del periodo, valore in crescita del +27,7% rispetto ai 12 mesi precedenti. Tutto questo a fronte di una crescita dell’export complessivo del +2,7% e di una crescita delle esportazioni extra-Ue28 del +3,7%. In sostanza, dunque, Lapam fa notare come l’export verso la Cina viaggiasse dieci volte più veloce rispetto alla media.

Il 33% del valore delle esportazioni verso la Cina sono autoveicoli, il 15,5% macchine di impiego generale, il 13,7% altre macchine di impiego generale e il 12,3% materiali di costruzione in terracotta. In buona sostanza la grande maggioranza delle esportazioni riguardano il settore meccanico, che rischia dunque di subire una contrazione significativa. Per quanto riguarda le esportazioni dei soli autoveicoli, la prima categoria per valore delle esportazioni, il mercato cinese assorbe complessivamente il 4,7% dell’export totale del settore. L’export dei settori caratterizzati da una forte presenza di micro e piccole imprese, ovvero food, moda, prodotti in metallo, legno e mobili, è pari al 6,1% del totale manifatturiero, per un valore di 16,5 milioni € di esportazioni nei primi nove mesi del 2019, in calo del 45% rispetto ai primi 9 mesi del 2018. Il saldo commerciale della provincia di Modena, dato dalla differenza tra il valore delle esportazioni e le importazioni, risulta negativo per 295 milioni €, con gli articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia che da soli valgono il 12,8% dell’import ‘made in China’.

La provincia di Reggio Emilia, fa notare Lapam Confartigianato, ha esportato in Cina negli ultimi 12 mesi 287 milioni di euro, pari al 2,7% del totale export manifatturiero della provincia, in calo del 12,0% rispetto ai 12 mesi precedenti a fronte di una crescita dell’export provinciale del +1,1% e di un calo delle esportazioni extra-UE28 del -3,4%. Il 23,4% dell’export verso la Cina è composto da macchine di impiego generale, il 19,7% da altre macchine di impiego generale, il 16,7% da articoli di abbigliamento e il 7,6% da apparecchiature di cablaggio. E’ dunque il settore meccanico quello che subirà le conseguenze peggiori dalla frenata, inevitabile, dei rapporti economici con la Cina.

Per quanto riguarda le esportazioni di macchine di impiego generale, la prima categoria per valore delle esportazioni, il mercato cinese incide complessivamente per il 4,5%. L’export dei settori caratterizzati da una forte presenza di micro e piccole imprese, ovvero food, moda, prodotti in metallo, legno e mobili, è pari al 28,2% del totale manifatturiero, per un valore di 60 milioni € nei primi nove mesi del 2019, in calo del 21,3% rispetto ai primi 9 mesi del 2018.

Il saldo commerciale della provincia di Reggio Emilia, dato dalla differenza tra il valore delle esportazioni e le importazioni, risulta negativo per 254 milioni €, con le macchine di impiego generale che da sole valgono il 14,8% dell’import ‘made in China’ della provincia.

TURISMO

Passando al turismo, l’ufficio studi Lapam rileva come negli ultimi 10 anni le presenze turistiche sul territorio di Modena siano complessivamente aumentate del 12,1% passando da 1 milione 444 mila nel 2008 a 1 milione 618 mila nel 2018, trainate da un aumento del 14,4% da parte dei turisti italiani e dal +6,7% dei turisti stranieri. Fra questi, 13 mila presenze sono di origine cinese, pari al 2,8% degli stranieri, con un incremento più che doppio rispetto ai 5 mila del 2008, e in crescita del +1,3% nell’ultimo anno.

Nella provincia di Reggio Emilia si registri un calo del 30,8% rispetto alle presenze turistiche registrate nel 2008, passando da 1 milione e 221 mila a 846 mila nel 2018, con un calo più accentuato del -34,8% fra i turisti italiani e un calo del 18,2% dei turisti stranieri. Le presenze di turisti cinesi in controtendenza aumentano di quattro volte passando da 5 mila nel 2008 a 20 mila nel 2018, con un ulteriore incremento del 37,2% nell’ultimo anno e rappresenta il secondo paese di origine da cui provengono più turisti dopo la Germania.

 

    Richiesta Informazioni

    Compila il modulo e sarai ricontattato al più presto


    Informativa Privacy

    Dichiarare di aver preso atto dell'informativa sul trattamento dei dati personali selezionando la casella: "Acconsento al trattamento dei dati personali"
    This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.

    Per inviare la richiesta, clicca su Invia e attendi il box verde di conferma.Riceverai inoltre un'email di riepilogo.

    News correlate