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Meccanica, Lapam: ordini in aumento; manca il credito

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7 Aprile 2015 Stampa

Il comparto meccanico presenta segnali positivi
stabile, ordini n aumento, mercato esteri in espansione e altri negativi (credito non sempre disponibile, pagamenti troppo dilazionati, discontinuità nella domanda.
il fatto che, nel nostro territorio, la meccanica rappresenta una fetta troppo importante e da salvaguardare con ogni mezzo». Daniele Zanasi, presidente Meccanica Lapam Confartigianato, commenta così lo stato di salute del comparto, alla luce del consiglio di categoria. «Il dato sull' occupazione è stabile, c' è un piccolo aumento nel 2014 (nell' ordine dell' 1%) e gli ordini stanno tenendo, anzi per molte imprese sono in aumento sia come volumi che come tempi.
però in piedi i problemi: da un lato questi ordini sono discontinui (a picchi di produzione e di richieste fanno seguiti picchi contrari di mancanza di lavoro) e dunque la gestione delle imprese richiede sempre più flessibilità e organizzazione. La stessa organizzazione che è imposta dai mercati esteri, in espansione ma molto impegnativi da gestire». Venendo alle note dolenti, spunta il tema del credito e dei pagamenti: «Gli investimenti nel settore sono ingenti e devono essere costanti – sottolinea Zanasi – e dunque l' accesso al credito è fondamentale. E poi vi sono i problemi legati ai termini di pagamento nei contratti di sub fornitura anche fra privati: i 60 giorni previsti sono costantemente disattesi sulla base della nota clausola capestro "salvo diversi accordi fra le parti" che di fatto produce l' effetto di fare costantemente slittare gli stessi con evidenti problemi per le piccole imprese.

Gazzetta di Modena


«Gli ordini sono in aumento, ma il credito manca»
«I l comparto meccanico presenta segnali positivi, occupazione stabile, ordini tendenzialmente in aumento, mercato esteri in espansione, e altri negativi, credito non sempre disponibile, pagamenti troppo dilazionati, discontinuità nella domanda, investimenti sempre più frequenti per adeguarsi alle richieste. Resta il fatto che, nel nostro territorio, la meccanica rappresenta una fetta troppo importante e da salvaguardare con ogni mezzo». Daniele Zana si, presidente Meccanica LapamConfartigianato, commenta così lo stato di salute del comparto, alla luce del consiglio di categoria.
«Il dato sull' occupazione è stabile, c' è un piccolo aumento nel 2014 e gli ordini stanno tenendo, anzi per molte imprese sono in aumento sia come volumi che come tempi. Restano però in piedi i problemi: da un lato questi ordini sono discontinui a picchi di produzione e di richieste fanno seguiti picchi contrari di mancanza di lavoro e dunque la gestio ne delle imprese richiede sempre più flessibilità e organizzazione. La stessa organizzazione che è imposta dai mercati esteri, in espansione ma molto impegnativi da gestire».
alle note dolenti, spunta il tema del credito e dei pagamenti.
«Gli investimenti nel settore sono ingenti e devono essere costanti – sottolinea Zanasi- e dunque l' accesso al credito è fondamentale. E poi vi sono i problemi legati ai termini di pagamento nei contratti di sub fornitura anche fra privati: i 60 giorni previsti sono costantemente disattesi sulla base della nota clausola capestro salvo diversi accordi fra le parti che di fatto produce l' effetto di fare costantemente slittare gli stessi con evidenti problemi per le piccole imprese.
la normativa attuale sui concordati preventivi in bianco, inducono la chiusura dell' azienda medio piccola sub fornitrice che non ha ulteriore capacità finanziaria e di liquidità per assorbire questi mancati introiti».
al prossimo futuro, Lapam Confartigianato Meccanica ha due opportunità formative importanti. Da una parte un approfondimento su meccanica ed export in cui si parlerà di mercati strategici sulla base di testimonianze di aziende leader del settore, sia per il prodotto finito che nella sub fornitura; dall' altra un momento di studio sulle nuove tecnologie di produzione in collaborazione con Demo center e Tecnopolo con specifico riferimento al Fab Lab.
«La meccanica – conclude Zanasi – resta un fattore determinante del manifatturiero del nostro territorio.
segnali di ripresa vanno colti e incoraggiati, grazie a scelte politico strategiche di ampio respiro
».

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