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Rincaro materie prime, Lapam Confartigianato scrive al Ministro Giorgetti (MISE)

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14 Aprile 2021 Stampa

Il nostro Ufficio Studi ha certificato un aumento generalizzato dei costi della materia prime dei metalli di quasi il 40% rispetto al 2019. Ferro, rame, zinco, nichel, alluminio, solo per fare alcuni esempi, hanno visto schizzare in alto il loro prezzo. 

Questi aumenti sono un serio problema per il comparto meccanico della nostra Regione, vocata alla produzione manifatturiera e in particolare alla meccanica e meccatronica. L’aumento dei prezzi dei metalli e delle sue leghe, in particolare dell’acciaio, è frutto di un combinato disposto tra un aumento improvviso dei fabbisogni e la scarsa disponibilità di materiale

Le cause

Queste dinamiche sono generate da una serie di fattori. In primis dalla ripresa del consumo di prodotti siderurgici, specialmente nei Paesi extra europei che stanno uscendo dalla crisi pandemica (pensiamo alla Cina, ma anche agli Stati Uniti) e da un conseguente forte incremento della domanda di rottame e minerale. Ma assistiamo allo stesso andamento anche sulle quotazioni dell’alluminio, la cui crescita sul principale listino di borsa, il London Metal Exchange (LME) non si è ancora arrestata. 

La carenza di materie prime, l’aumento dei costi di trasformazione e di distribuzione, producono un allungamento indefinibile dei tempi di consegna. Un rischio pernicioso per le nostre imprese che stanno reagendo alla crisi, ma che – inevitabilmente – hanno visto ridotti i loro fatturati (a livello nazionale stimiamo una contrazione del 15,7% per le imprese della metallurgia e dei prodotti in metallo).  

La lettera al Ministro Giorgetti

Questa settimana il Presidente Nazionale di Confartigianato Meccanica, Federico Boin, ha inviato una lettera al Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, per esprimere la forte preoccupazione delle imprese artigiane.

Nella lettera è stato evidenziato che il minor volume di attività conseguente alla crisi Covid-19, il perdurare delle tensioni sui prezzi delle commodities di ampiezza simile al precedente  rialzo (2016-2017) e l’ipotesi di una variazione dei prezzi di acquisto del 14,6% in media annuale, sta determinando un maggiore costo di materie prime per 3,2 miliardi di euro per le 69mila micro e piccole imprese del settore dei prodotti in metallo.

Boin ha chiesto al Ministro Giorgetti una forte attenzione al fenomeno e l’attivazione di strumenti idonei ad equilibrare domanda e offerta, anche nelle dinamiche dei lavori pubblici. Da parte di Confartigianato Nazionale, proseguiranno le attività di monitoraggio della situazione e di sensibilizzazione nei confronti dei rappresentanti governativi, con le conseguenti informazioni del suo andamento a tutta la nostra base associativa.

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