Non lasciate morire i piccoli
Editoriale del Segretario Generale Carlo Alberto Rossi
La sensazione è che siamo a metà del guado: vi sono interventi e provvedimenti che sembrano andare nella giusta direzione e altri che, al contrario, non stanno portando i benefici sperati. Dal Jobs Act alla legge elettorale, dalla riforma della scuola a quella degli ammortizzatori sociali, la carne al fuoco è molta e il rischio di far andare in fumo le belle parole è alto. A fronte di questo bisogna ricordare che la 'madre' delle riforme, quella più importante per gli imprenditori, soprattutto dei piccoli (che, come si sa, rappresentano ben oltre il 90% del totale degli imprenditori) è quella della burocrazia, che continua a imperversare nonostante qualche debole segnale di buona volontà. Inoltre, a fronte di un leggerissimo calo fi- scale generale, le partite Iva (compresi arti- giani e commercianti che lavorano da soli) si trovano di fronte a un effetto contrario con un aumento, sia pure non consistente, del carico tributario generale. Ad affermarlo è la Cgia di Mestre, che come fa abitualmente ha applicato rigidi modelli matematici e ha scovato questo aumento della pressione sulle partite Iva individuali. Spiega infatti la Cgia: “Oltre il 70 per cento degli artigiani e dei commercianti lavora da solo. Anche questi lavoratori indipendenti sono riconducibili al popolo delle partite Iva: anche quest’anno subiscono un altro aumento di quasi 0,5 punti percentuali dell’aliquota contributiva Inps che annulla gli effetti positivi del credito Irap del 10 per cento introdotto dal 2015”. Ma visto che siamo a metà del guado, che la congiuntura internazionale resta favorevole e che rimanere a mollo in mezzo all'acqua non è utile per nessuno, chiediamo con forza al Governo che faccia i passi necessari per uscire dalla melma e per portare il Paese a una nuova fase di crescita. L'alternativa non è tornare indietro, semplicemente impensa- bile, ma lasciare i piccoli a galleggiare finché ci riescono con la prospettiva di arrivare, più o meno lentamente, a chiudere. E questa prospettiva è davvero drammatica.
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