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Operazioni Compro Oro: stabilito il costo di iscrizione al registro, attivo dal 3 settembre

5 minuti di lettura
2 Agosto 2018 Stampa

Con la circolare 30/18 l'OAM, l'Organismo Agenti e Mediatori ha delibreato la data dalla quale, ed entro la quale si debbono iscrivere gli operatori economici della filiera orafa che effettuano operazioni di compro oro. Oltre alle tempistiche sono stati fissati i contribui economici a carico delle imprese per il funzionamento del sistema.

Tempistiche 

Previa registrazione al portale dell'OAM, gli operatori potranno iscriversi al Registro dei Compro Oro istituito dal Decreto Legislativo 92 del 2017 in attuazione della direttiva europea contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo a partire dal 3 settembre 2018, p. Sono obbligati ad iscriversi tutte le aziende che effettuano attività di compravendita di oro con la propria clientela, indipendentemente dal fatto che si tratti di attività prevalente o secondaria, entro e non oltre il 2 ottobre 2018.

Cosa occorre per effettuare l'iscrizione

Per iscriversi al registro è necessario :

– possedere un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) valido e attivo
– firma digitale intestata al richiedente l’iscrizione (in caso di società, intestata al legale rappresentante)
– documento di riconoscimento in corso di validità del richiedente l’iscrizione (in caso di società, il documento del legale rappresentante)
– attestazione, rilasciata dalla Questura territorialmente competente, del possesso e perdurante validità della licenza
– copia del pagamento effettuato del contributo di iscrizione nel Registro stabilita dall'OAM come di seguito specificato
– copia del pagamento effettuato della Tassa di concessione governativa, pari ad Euro 168,00, nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, ai sensi del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 641, ai fini dell’efficacia dell’iscrizione nel Registro.

I Costi 

Il contributo, finalizzato a coprire i costi di istituzione, sviluppo e gestione del Registro, è stato stabilito in funzione della natura giuridica, della complessità organizzativa dell’operatore e dell’esclusività o meno dell’attività di Compro oro esercitata.

In particolare il contributo, per il primo anno di applicazione, è stato così determinato:

PER GLI OPERATORI COMPRO ORO CHE HANNO ATTIVITÀ COMPRO ORO PREVALENTE:

– Persone giuridiche (Società di persone e Società di capitali)  = CONTRIBUTO FISSO: Euro 230 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 70 per ogni sede operativa
– Persone fisiche (ditte individuali) = CONTRIBUTO FISSO: Euro 120 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 70 per ogni sede operativa

PER GLI OPERATORI COMPRO ORO CHE HANNO ATTIVITÀ COMPRO ORO SECONDARIA:

– Persone giuridiche (Società di persone e Società di capitali)  = CONTRIBUTO FISSO: Euro 210 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 70 per ogni sede operativa
– Persone fisiche (ditte individuali) = CONTRIBUTO FISSO: Euro 100 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 70 per ogni sede operativa

Il contributo, vista la parte variabile, sarà determinato al momento dell’iscrizione e dovrà essere versato contestualmente. La variazione delle sedi operative e/o della prevalenza o meno dell’attività svolta, dovrà essere comunicata immediatamente all’OAM attraverso il sistema telematico di gestione del Registro. L’operatore dovrà inoltre provvedere a un nuovo versamento per la maggiore quota dovuta.

Il contributo per le annualità di iscrizione successive alla prima iscrizione sarà determinato dall’OAM successivamente, anche in funzione del numero degli iscritti e in misura proporzionale alla loro dimensione.

La reazione di Lapam Confartigianato Modena

E' evidente che i propositi di semplificazione e di aiuto alle imprese, soprattutto quelle di minore dimensione, sembrano non trovare riscontro nella scelta dell'OAM, che carica per legge sugli orafi artigiani il peso di provvedimenti originariamente nati con i migliori intenti, ovverosia  per combattere il riciclaggio e la criminalità.

Sono infatti in arrivo un aggravio importante di burocrazia e di costi, e non si hanno ancora indicazioni sui costi di manutenzione annua.

Bene la creazione di un registro, ma non si capisce perchè uno strumento di controllo e di tutela della legalità debba essere fatto pagare alle imprese in maniera così esosa. 

Per quanto riguarda i costi i contributi di iscrizione sono l'ennesimo balzello a carico delle imprese. Che oltre a tasse, imposte e contributi, ora debbono pagare anche questo. Costi su costi su costi che assommati assieme divengono quel macigno insostenibile che è la pressione fiscale e burocratica sul nostro tessuto imprenditoriale delle PMI. Peraltro c'è una differenza minima tra quello che devono pagare le imprese che svolgono l’attività in via prevalente, ossia i compro oro (230 euro per Società di persone e di capitali e 120 euro per ditte individuali) da quelle che la praticano in via secondaria, ovvero orafi artigiani (210 euro per Società di persone e di capitali e 100 euro per ditte individuali) e che magari pongono in essere poche operazioni all'anno. Importi a cui vanno aggiunti la tassa governativa ed i costi per l’apertura del conto corrente dedicato. Inoltre l'OAM non ha ancora definito gli importi da versare per le successive annualità, che verranno comunicati solo entro maggio 2019.

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