Il debito pubblico italiano ha sfondato quota 2000 miliardi, Governo e Parlamento raschiano il fondo del barile per trovare le risorse per rilanciare l’economia, nessuno si accorge che ogni anno le multinazionali dell’intermediazione online sottraggono all’Italia da 10 a 20 miliardi di euro di commissioni ingiustificate e altri 5 miliardi di euro di tasse non pagate in Italia.
Booking, Expedia, Tripadvisor, Trivago, Kayak speculano sull’analfabetismo informatico di operatori e amministratori pubblici e sottraggono all’Italia risorse miliardarie che andrebbero investite nell’adeguamento di strutture, servizi e infrastrutture.
tour operators tradizionali producevano turismo attraverso la loro attività di promozione del territorio e della nostra ricettività.
tour operators online (le Ota) non producono nulla, incamerano commissioni dal 15 al 30 per cento su turisti che hanno già deciso di venire in Italia e usano il computer per prenotare cercando il miglior prezzo. Non portano un solo turista in più, speculano sul ruolo dell’Italia nel turismo mondiale, deprimono i prezzi abbattendo il rapporto qualità/prezzo.
Basterebbe un Booking Engine nazionale per risolvere il problema.
Ota inoltre hanno sedi all’estero, non pagano tasse in Italia sui miliardi di euro che lucrano grazie a noi. Idem Google e Facebook.
indebitamente sul nostro petrolio!
Per Tripadvidor l’Italia è il primo Paese per fatturato in Europa.
diventano sempre più ricchi, noi ci stiamo impoverendo. Siamo matti? Sì.
Recuperiamo la nostra sovranità nazionale mandando la Guardia di Finanza nelle loro sedi, indagandoli per evasione fiscale.
vita con urgenza a un Booking Engine nazionale che recuperi almeno 10 miliardi di euro di commissioni da investire nel turismo in Italia.
News Turismo Dicembre 2015 – a cura dell'Ufficio Sindacale Lapam: Turismo e Pubblici Esercizi
Stop al parity rate: gli hotel potranno vendere anche a prezzi più bassi delle Olta
Effetto Expo, transazioni Visa dei turisti stranieri a Milano: + 29,3% a luglio e agosto
L’intelligenza al potere
Ota &Turismo: riprendiamoci l’Italia!