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Settore costruzioni: non c’ è luce in fondo al tunnel

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9 Luglio 2015 Stampa

La crisi non abbandona il settore delle costruzioni: ad aprile l' indice di attività dell' edilizia segna una flessione del 3,3% su base annua, gli investimenti sono diminuiti del 2,2% rispetto al primo trimestre del 2014 e il valore aggiunto è calato dell' 1,6%.
anche il valore delle compravendite immobiliari che nei primi tre mesi dell' anno registrano una diminuzione del 3,4%.

A rilevare l' impatto della crisi sull' edilizia è un rapporto di Confartigianato Lapam presentato in occasione dell' Assemblea annuale. Dal rapporto emerge un quadro a tinte fosche, costellato da segni negativi per quanto riguarda le imprese e l' occupazione: nel primo trimestre 2015 il numero delle aziende di costruzioni è calato dell' 1,4% e gli occupati hanno visto una diminuzione dell' 1,2%.

Complessivamente da marzo 2008 a marzo 2015 le costruzioni hanno perso un quarto della forza lavoro, pari a 460.400 occupati in meno, di cui 87.053 imprenditori e 373.374 lavoratori dipendenti.

A "soffrire" maggiormente sono state le imprese artigiane, che rappresentano il 36,6% del totale delle aziende del settore e che, tra marzo 2014 e marzo 2015, sono calate del 2,7%. In forte diminuzione anche i finanziamenti alle imprese di costruzioni: da marzo 2014 a marzo 2015 il credito erogato agli imprenditori è in flessione del 10,5%.
peggiorare la situazione della liquidità delle imprese sono i ritardi di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione. Contemporaneamente continua la flessione dello stock di mutui alle famiglie per l' acquisto di abitazioni: a maggio 2015 è diminuito dello 0,6% e ciò influisce sulle compravendite immobiliari che in un anno sono calate del 3,4%, con un calo più accentuato, pari a -5,8%, per le compravendite di immobili non residenziali. La crisi del settore si manifesta anche nel valore in discesa dei prezzi delle abitazioni che nel 2014 si attesta a – 2,9%.

«Siamo fortemente preoccupati: le nostre imprese non vedono ancora l' uscita dal tunnel della crisi.

( sottolinea Roberto Ferrari, presidente Lapam Confartigianato Edilizia)

di fronte di questa situazione, è più che mai necessario puntare sull' attività di ristrutturazione, l' unica che al momento garantisce la sopravvivenza del settore.

È indispensabile rendere stabili e permanenti gli incentivi fiscali che consentono di raggiungere più obiettivi:

– rilancio delle imprese delle costruzioni
– riqualificazione del patrimonio immobiliare
– risparmio ed efficientamento energetico e difesa dell' ambiente
– emersione di attività irregolari.

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