“Rivedere i criteri di accesso ai centri raccolta”
Una lettera a Geovest per “segnalare la situazione di disagio che stanno incontrando le imprese di manutenzione del verde-giardinaggio ad accedere ai centri di raccolta da voi gestiti, a seguito dell'entrata in vigore, a partire dal 15 settembre, delle nuove modalità di accesso che prevedono la possibilità di conferire sfalci e potature solamente se accompagnati direttamente dal privato cittadino a differenza di ciò che avviene nei centri di raccolta gestiti nei comuni limitrofi da Hera e Aimag”.
L'ha scritta il Gruppo Giardinieri Lapam Confartigianato per risolvere un problema che, nel modenese, riguarda i comuni di Nonantola, Finale Emilia e Ravarino. In pratica Geovest ha sbarrato le porte dei centri raccolta ai giardinieri che conferiscono sfalci e potature a causa di deleghe non sempre valide, se non con la presenza fisica dei proprietari. In pratica il giardiniere può conferire gli sfalci a Geovest solo se si porta dietro al centro di raccolta il proprietario.
“La nostra proposta è semplice: da qui a fine anno far entrare chi possiede oltre alla delega la carta d'identità in originale del proprietario e per il 2016 creare una lista di imprese accreditate all'accesso che abbiano requisiti base come ad esempio iscrizione alla Camera di Commercio e all'albo gestori rifiuti. Questi requisiti sono fondamentali per garantire che siano 'vere imprese', dato che nel settore è molto presente il fenomeno dell'abusivismo che crea danno alle imprese, con concorrenza sleale, e ai cittadini visto che gli abusivi non rispettano tutte le norme della sicurezza sul lavoro. Paradossalmente – conclude il Gruppo Giardinieri di Lapam – con le nuove misure si agevolano gli abusivi, che avranno libero accesso ai centri di raccolta proprio a scapito delle imprese regolari”.
Ufficio stampa Lapam Confartitigianato Modena-Reggio Emilia – Paolo Seghedoni e Milena Savani