Tempi guida e riposo: previste le sanzioni per violazione divieto di riposo settimanale regolare in cabina
Confartigianato Trasporti informa che con circolare 30 aprile 2018 il Ministero dell'Interno ha finalmente reso operativo in Italia il divieto di riposo settimanale regolare in cabina, prevedendo l'applicazione delle relative sanzioni per i trasgressori.
Già la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 20 dicembre 2017 aveva sancito, come statuito dal Regolamento CE N. 561/2006 sui tempi di guida e di riposo, il divieto per l'autista di svolgere il riposo settimanale regolare (45 ore) a bordo del mezzo, (mentre è possibile farlo nel caso dei riposi quotidiani e di quello settimanale corto).
tale divieto non era mai stato fatto rispettare in Italia per mancanza della relativa sanzione, che doveva essere definita a livello nazionale.
Secondo la Corte, ritenuto che il legislatore ha voluto che i conducenti abbiano la possibilità di effettuare i periodi di riposo settimanali regolari in un luogo che fornisca condizioni di alloggio idonee e adeguate, e considerato che la cabina di un camion non sembra costituire un luogo di riposo idoneo a periodi di riposo più lunghi, ritenere che i periodi di riposo settimanali regolari possano essere effettuati a bordo del veicolo implicherebbe che un conducente possa effettuare la totalità dei propri periodi di riposo nella cabina del veicolo, contrastando manifestamente con l'obiettivo del miglioramento delle condizioni di lavoro dei conducenti perseguito dal regolamento.
Con la circolare diffusa il 30 aprile 2018 il Ministero dell'Interno, d'intesa con il Ministero dei Trasporti, ha fornito indicazioni precise e di immediata applicazione chiarendo che: il riposo settimanale regolare a bordo del veicolo possa essere considerato come non goduto e pertanto potrà essere contestata la violazione di cui all'art. 174, comma. 7, C.d.S., nell'ipotesi più grave indicata nel terzo periodo (mancato rispetto dei limiti prescritti per oltre il 20 per cento), con sanzione pecuniaria da 425 a 1.701 euro.
Potendo la violazione essere accertata esclusivamente nel momento in cui viene commessa, ad essa consegue il ritiro dei documenti di guida con intimazione a non riprendere il viaggio fino al completamento del prescritto riposo nella modalità corretta.
Si allega circolare del Ministero dell'Interno.