Capiamo bene che è molto difficile tenere insieme tutte le esigenze, da quella sanitaria in primis a quelle economiche e sociali. Ma è francamente paradossale che sia possibile, anche partendo dalle zone rosse, arrivare in aeroporto e viaggiare all’estero ma non andare a Roma, o anche solo a Bologna. Dobbiamo continuare a rimanere chiusi per combattere il virus, ma al danno non aggiungiamo la beffa di andare ad arricchire altre destinazioni nel mondo…
È amaro il commento di Federica Marcacci, presidente Lapam Turismo.
Gli albergatori italiani possono lavorare soltanto per la clientela business, limitata ai giorni della settimana e solo nei grandi centri della provincia, mentre sono tagliati fuori, come tutti gli alberghi della penisola, dalla clientela turistica. Eppure, con regole diverse a seconda delle destinazioni, si può girare nel mondo nei cosiddetti ‘paesi di fascia C’, con un rischio basso:
Occorre gradualità – sottolinea la presidente Lapam Turismo – buon senso e grande rispetto per chi opera negli ospedali e in ambito sanitario, perché purtroppo la situazione generale è ancora molto pesante, ma occorre altrettanto buon senso per far sì che non si producano paradossi e che, dove è possibile e con tutte le cautele del caso, si cominci anche a riaprire o quanto meno a prepararsi per farlo al più presto e non penso solo agli alberghi e al turismo, ma anche a esercizi commerciali, negozi, pubblici esercizi. Organizzare la stagione estiva è impegnativo e non possiamo arrivare all’ultimo minuto, come accadde lo scorso anno: allora la pandemia era scoppiata da poco, oggi non possiamo farci prendere alla sprovvista.
Federica Marcacci conclude facendo proprio un appello di molti colleghi in tutto il Paese:
Chiediamo al ministro del turismo, Massimo Garavaglia, di farsi portatore delle nostre esigenze. Nel Regno Unito, tanto per fare un esempio, chi vuole andare in vacanza all’estero deve pagare una multa di 5mila sterline. Non diciamo che in Italia si debba agire nello stesso modo, ma dare la possibilità da tutta Italia di andare a Guadalupa o in Spagna e non a Modena o a Reggio Emilia, è davvero paradossale.