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Voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting per le lavoratrici autonome

4 minuti di lettura
19 Dicembre 2016 Stampa

domanda per usufruire dei voucher per l'acquisto di servizi di baby sitting o per i servizi per l'infanzia

Scade il prossimo 31 dicembre 2016 il termine di presentazione della domanda per usufruire dei voucher finalizzati all'acquisto di servizi di baby sitting o per far fronte alle rette dei servizi per l'infanzia, in alternativa al congedo parentale.

Questa misura è stata fortemente voluta dal Movimento Donne Impresa di Confartigianato e inserita nella Legge di Stabilità 2016 recentemente approvata dal parlamento che ha finalmente messo fine a un trattamento discriminatorio nei confronti delle lavoratici autonome divenute mamme.

Le imprenditrici interessate possono rivolgersi presso gli uffici Inapa presenti nelle sedi Lapam sul territorio.


possibilità per le lavoratrici dipendenti ed iscritte alla "gestione separata" di richiedere un contributo economico in alternativa al congedo parentale

L’articolo 4, comma 24, lettera b) della legge 28 giugno 2012, n.92, ha introdotto in via sperimentale la possibilità per le lavoratrici dipendenti ed iscritte alla Gestione separata, di richiedere un contributo economico utilizzabile alternativamente:

– per il servizio di baby-sitting;
– per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati.
– Il contributo per l'acquisto dei servizi per l'infanzia può essere richiesto in alternativa al congedo parentale .

La legge di stabilità per l'anno 2016 ha disposto l'estensione del beneficio anche per le madri lavoratrici autonome o imprenditrici, nel limite di spesa di 2 milioni di euro.

A chi spetta

Possono accedere al beneficio in questione le madri lavoratrici autonome o imprenditrici ed in particolare:

– le coltivatrici dirette, mezzadre e colone
– le artigiane ed esercenti attività commerciali
– le imprenditrici agricole a titolo principale
– le pescatrici autonome della piccola pesca marittima e delle acque interne

La domanda di beneficio (voucher o contributo asilo nido) è consentita alle lavoratrici aventi diritto al congedo parentale; infatti l'accesso al nuovo beneficio presuppone la rinuncia a mesi di congedo parentale corrispondenti alle mensilità di beneficio concesse.

Si ricorda che per le predette categorie di lavoratrici, il diritto al congedo parentale è fruibile per un massimo tre mesi entro l'anno di vita del bambino oppure entro un anno dall'ingresso in famiglia del minore adottato/affidato, a condizione che la lavoratrice sia in regola con il versamento dei contributi.
Sono ammesse alla presentazione della domanda anche le lavoratrici che abbiano già usufruito in parte del congedo parentale. In tal caso, il contributo potrà essere richiesto per un numero di mesi pari ai mesi di congedo parentale non ancora usufruiti, con conseguente riduzione di altrettante mensilità di congedo parentale; non è possibile richiedere il contributo per frazioni di mese.

Cosa spetta

Il contributo è pari ad un importo massimo di 600,00 euro mensili.

In caso di richiesta del contributo per l'acquisto dei servizi di baby sitting, l'Istituto corrisponde alla lavoratrice madre 600 euro in voucher, per ogni mese di congedo parentale al quale la stessa rinuncia.
contributo per la fruizione della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati, invece, è erogato attraverso pagamento diretto da parte dell'INPS alla struttura prescelta dalla lavoratrice madre, fino a concorrenza dell'importo di 600 euro mensili per ogni mese di congedo parentale cui la lavoratrice rinuncia.

Termini per la presentazione delle domande

Le domande devono essere presentate entro il 31/12/2016 dalle donne che si trovino nelle seguenti condizioni:

– sia concluso il teorico periodo di fruizione dell'indennità di maternità
– non sia decorso 1 anno dalla nascita o dall'ingresso in famiglia (nei casi di adozione e affidamento)

Per la presentazione della domanda è necessaria la dichiarazione ISE.


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