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Via agli incentivi per le rinnovabili: ripescati gli esclusi

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4 Luglio 2016 Stampa

Nuovo decreto sulle energie rinnovabili

È entrato in vigore il 30 giugno scorso (Gazzetta Ufficiale» n.150, decreto interministeriale del 23 giugno 2016) il nuovo decreto sulle rinnovabili che, con notevole ritardo, disciplinerà le regole di accesso agli incentivi per le fonti di energia «verde» fino alla fine dell'anno.

Il decreto riscrive le regole per tutte le fonti di energia elettrica rinnovabile con la sola eccezione del fotovoltaico. Premiati eolico e solare termo-dinamico, che insieme incasseranno quasi la metà dei 435 milioni di euro destinati al settore quest’anno. Un budget che però spalmato sull’intero ciclo di vita degli impianti (dai 20 ai 25 anni in base ai diversi tipi di fonte) dovrebbe sviluppare circa 9 miliardi di incentivi totali. Ma la dotazione finanziaria, come gli operatori sanno bene, dovrà comunque fare i conti con la "tagliola" del contatore Gse, il gestore dei servizi energetici: gli incentivi alle fonti rinnovabili non possono infatti sforare il tetto dei 5,8 miliardi e oggi, secondo le ultime rilevazioni, siamo a quota 5,553 miliardi.

Uno scarto che però fa ben sperare di poter spendere tutta la dotazione messa a disposizione dal Governo per quest’anno. E proprio il meccanismo del contatore Gse è stato oggetto di una prima modifica da parte di quest’ultimo provvedimento: il contatore “girerà” solo in base agli impianti effettivamente in esercizio e non più alla mera richiesta di incentivo da parte delle imprese. Una modifica importante, perché di fatto rallenta la velocità del contatore tarandolo sulla realtà del mercato e non più sulle domande di incentivo, spesso non andate a buon fine.

Accesso ai benefici

Venendo poi al meccanismo di accesso ai benefici economici, non ci sono novità rispetto al passato. Il decreto prevede la solita ripartizione tra piccoli, medi e grandi impianti (diversificati per soglie di potenza in base alla fonte). Per quanto riguarda l’operatività degli incentivi, entro il 15 luglio il Gse dovrà pubblicare le procedure operative per le domande di incentivazione, mentre entro il 20 agosto dovranno essere pubblicati i bandi per l’accesso al registro e quello per le aste competitive.

Tra le novità del decreto anche il meccanismo del ripescaggio: il provvedimento prevede infatti che gli impianti di media potenza in graduatoria ma non entrati in esercizio in tempo utile nella scorsa tornata, vengano ripescati e godranno del nuovo incentivo decurtato del 6 per cento.


Notiziario Fiscale Numero #24

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Scadenziario – luglio 2016

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