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Indagine del nostro Ufficio Studi: export modenese e reggiano in forte recupero

24 Settembre 2021 Stampa

L’export delle nostre due province è in forte recupero. Lo segnala un’indagine del nostro Ufficio Studi sui dati al primo semestre 2021.

I segnali di ripresa si irrobustiscono, con le esportazioni che a livello nazionale superano del 4,1% il corrispondente livello del 2019, facendo meglio di Germania (+1,2%) e Francia (-7,0%). L’export di manufatti made in Emilia-Romagna nei primi 6 mesi del 2021 sale del 6,2% rispetto al I semestre 2019, performance che la posiziona tra le prime 10 regioni nella classifica nazionale.

In questo panorama, Modena fa meglio della regione con una robusta ripresa del 7%, seconda in Emilia Romagna soltanto all’exploit di Parma (+16,8%), ma davanti a Piacenza (+6,6%), Bologna (+6,5%) e Reggio Emilia (+5%). In termini assoluti Modena, con 7 miliardi e 29 milioni di euro, è la seconda provincia per export manifatturiero dietro alla sola Bologna (che nel primo semestre 2021 ha esportato per 8 miliardi e 437 milioni). in termini assoluti Reggio Emilia esporta invece per 5 miliardi e 764 milioni.

I dati – sottolinea il Presidente Gilberto Luppi – sono confortanti e dimostrano come la ripresa sia in atto: l’export manifatturiero è il primo motore della ripresa, e meno male che c’è l’export perché la domanda interna stenta a decollare. Ma non dobbiamo dimenticare gli ostacoli che si stanno presentando. Penso ai costi dell’energia e soprattutto a quelli delle materie prime, che le piccole imprese pagano in modo più pesante, e la difficoltà a reperire manodopera specializzata.

Focus settori MPI

I settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese (MPI) – moda, legno-arredo, metalli, alimentari e altra manifattura – che complessivamente rappresentano il 24,6% dell’export manifatturiero regionale, nel primo semestre 2021 superano i livelli pre pandemia (+2,3%), posizionando l’Emilia-Romagna quinta tra le principali regioni esportatrici di prodotti MPI per dinamica, a pari merito con il Veneto.

Si nota come, sia a livello regionale che nazionale, il recupero dell’export di MPI è frenato dal comparto Moda. Al netto del Tessile-abbigliamento-calzature (TAC) l’export dei restanti settori di micro e piccole imprese registra una dinamica più robusta, superando i valori del 2019 dell’11,6% in Emilia-Romagna e del +6,4% a livello nazionale.

Restando a livello regionale, nel dettaglio rispetto ai primi sei mesi del 2019 tra i prodotti realizzati in Emilia-Romagna nei settori ad ampia presenza di micro e piccole imprese registrano un recupero i mobili (+21,4%), i prodotti alimentari (+15,2%), il legno (+14,6%), i prodotti in metallo (+5,5%) e i prodotti delle altre industrie manifatturiere (+2,5%); mentre la domanda estera rimane particolarmente debole per abbigliamento (-12,3%), prodotti in pelle (-8%) e prodotti tessili (-6%).

I manufatti realizzati in Emilia-Romagna nei settori a maggior presenza di MPI vengono venduti per oltre la metà (59,1%) nei vicini Paesi UE, dove l’export di questi prodotti registra nel primo semestre del 2021 un incremento del +7,4%, mentre il restante 40,9% è destinato ai Paesi extra-UE, dove l’export dei settori di MPI cala del 4,3%.

Nel dettaglio, tra i primi 20 paesi per quota dell’export dei settori di MPI made in Emilia Romagna, che rappresentano complessivamente il 75% dell’export totale di MPI, hanno ampiamente recuperato i valori pre crisi Covid-19: Cina (+60,6%), Canada (+40,1%), Corea del Sud (+28%) e Polonia (+27,1%).

Entriamo nel dettaglio delle due province.

Modena

L’export MPI fa registrare un dato positivo con un +7,2%, trainato da articoli in pelle (+18%), prodotti in metallo (+12,3%) e abbigliamento (+11,9%). All’opposto del trend regionale quindi, il comparto della Moda modenese traina la ripresa. In valore assoluto Modena, tra le MPI, ha esportato per 1 miliardo e 383 milioni di euro, tallonando Bologna a quota 1 miliardo e 488 milioni.

Reggio Emilia

L’export MPI fa registrare invece un dato negativo con un -8,1%, determinato dal comparto Moda, che pesa per oltre la metà (56,3%) sulle esportazioni di settori MPI reggiani. Se si considera infatti la performance dell’export dei restanti settori MPI ad esclusione della Moda la percentuale sale nettamente arrivando a un +1,4%. In valore assoluto Reggio Emilia, tra le MPI, ha esportato per 1 miliardo e 325 milioni di euro, dietro Bologna a quota 1 miliardo e 488 milioni e Modena con 1 miliardo e 388 milioni.

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