In Italia l’artigianato pesa per il 9,5% sul PIL e rappresenta un quinto delle imprese (il 21,2%). Nelle nostre province un terzo delle imprese sono artigiane, con 19.740 imprese modenesi e 18.428 reggiane attive al 30 giugno 2022.
Tra le attività più vocate all’artigianato – in cui oltre la metà delle imprese del settore sono artigiane – si trovano i lavori di costruzione specializzati, la riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa, parrucchieri, estetisti e lavanderie. La lavorazione del legno, il trasporto merci, taxi e ncc, i servizi di pulizia e giardinieri, le altre industrie manifatturiere (tra cui gioiellerie, occhialerie, etc.). L’installazione di macchine e apparecchiature, la fabbricazione di mobili, di prodotti in metallo, le industrie alimentari, il comparto della moda (tessile, abbigliamento e calzature) e l’autoriparazione. Anche la gestione delle reti fognarie e le attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti presentano nelle nostre province una notevole quota di imprese artigiane.
Indentikit dell’artigiano
L’artigiano è ancora un mestiere da uomini, tuttavia crescono le imprese gestite da donne. Secondo i dati Unioncamere in Emilia-Romagna si sono perse 13 mila imprese artigiane nell’arco di 10 anni (2011-2021), ma il calo del 16% delle imprese maschili viene parzialmente compensato dalla crescita di imprese femminili (+6,8%). Nelle nostre province al 30 giugno 2022 una impresa su 6 è gestita da donne (il 18% a Modena e il 14% a Reggio, che ha una folta presenza di imprese delle costruzioni, settore tradizionalmente maschile).
Critico è invece il passaggio generazionale: crescono sempre più le imprese gestite da imprenditori over 70 (+41,8% in 10 anni in regione). Si dimezzano invece le imprese guidate da giovani under 30 (-46,5%). Per questioni demografiche (tra cui il baby boom degli anni 60-70) oltre la metà delle imprese oggi è gestita da Over 50, mentre 10 anni fa queste pesavano per circa un terzo. Al contempo il mestiere dell’artigiano rischia di attrarre sempre meno giovani. A Modena e Reggio circa un’impresa artigiana su 10 è gestita da giovani con meno di 35 anni. Di queste oltre un terzo a Modena e quasi la metà a Reggio sono gestite da (giovani) stranieri.
Congiuntura dell’artigianato emiliano-romagnolo
Cresce la produzione dell’artigianato manifatturiero per il sesto trimestre di fila. A livello regionale nel II trimestre 2022 oltre la metà (51,9%) delle imprese artigiane manifatturiere hanno rilevato un incremento della produzione. Al contempo, il 15,7% delle imprese ha riferito di una riduzione della produzione.
Sostenuto dalle tensioni sui prezzi, l’andamento del fatturato ha avuto un recupero superiore a quello della produzione (+8,2%), trainato dal mercato interno. Infatti, per le imprese con accesso ai mercati di esportazione la dinamica del fatturato estero si è mantenuta stabile ma più contenuta (+4,3%). Nonostante questo ritmo di crescita più contenuto, l’ammontare del fatturato estero ha superato decisamente il livello di quattro anni fa (+9,2%), grazie a una migliore tenuta nel corso della recessione. Al contrario, il fatturato complessivo è risultato ancora inferiore a quello dello stesso trimestre del 2018 del 3,9%. Ciò dimostra l’importanza dell’accesso ai mercati esteri e delle difficoltà del mercato interno nel più lungo periodo.
L’artigianato delle costruzioni emiliano-romagnolo ha avuto una ulteriore accelerazione della crescita che caratterizza il settore. Il volume d’affari ha fatto registrare un notevole incremento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+8,5 per cento). Ciò risulta decisamente significativo tenuto conto che nel secondo trimestre 2021 la crescita era stata a due cifre. Ne deriva che il volume d’affari, gonfiato un poco anche dall’inflazione, ha superato quello dello stesso periodo del 2018 del +7,8%.