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Export I trimestre 2022

30 Giugno 2022

Nel primo trimestre di quest’anno sia Modena che Reggio raggiungono un record di export in valore. Modena supera i 4 miliardi di euro, pari a un quinto (il 20,1%) del valore delle esportazioni regionali. Anche Reggio Emilia raggiunge un massimo storico superando i 3 miliardi, che corrispondono al 16,1% del totale export Emilia-Romagna.

I risultati sono positivi anche in rapporto agli anni passati. Infatti le esportazioni della provincia di Modena salgono del +24% rispetto al I trimestre dell’anno scorso. L’export reggiano vede un incremento del +21,8%. I livelli sono superiori anche rispetto allo stesso periodo del 2019 (+27,1% a Modena e +20,4% a Reggio).

Bisogna tuttavia considerare l’inflazione: l’aumento del valore delle esportazioni è influenzato dall’andamento dei prezzi. Ad aprile 2022 i prezzi all’esportazione salgono del +12,6% per i prodotti manifatturieri non energetici, in accelerazione rispetto al +11,5% registrato a marzo.

I prodotti più esportati

Metà dell’export modenese (il 50,1%) è costituito da prodotti del comparto meccanico, ossia autoveicoli (29,4%) e macchinari (20,7%). Seguono le ceramiche, che costituiscono il 18,5% dell’export provinciale totale. Oltre un terzo delle esportazioni reggiane (il 35,8%) è dovuto a macchinari e apparecchiature. A seguire vi sono articoli di abbigliamento (12,5%) e prodotti della metallurgia (10,9%).

Tra i principali prodotti esportati hanno visto una crescita maggiore rispetto al I trimestre del 2021 a Modena i prodotti chimici (+44,8%), i prodotti della metallurgia (+33,9%) e gli autoveicoli (+32,3%). A Reggio Emilia registrano un aumento più marcato le esportazioni di articoli in pelle (+89,1%), prodotti chimici (+46,7%) e prodotti della metallurgia (+44,1%).

I paesi destinatari

Il 50,8% delle esportazioni di manufatti made in Modena è diretto verso i paesi extra UE. Il restante 49,2% è invece destinato ai paesi dell’Unione Europea. La manifattura reggiana esporta verso i paesi al di fuori dell’UE per un più ridotto 37,6%, mentre la maggior parte (il 62,4%) rimane all’interno dell’Unione Europea.

Nel dettaglio, Modena ha esportato maggiormente verso Germania (destinazione del 13,1% delle esportazioni manifatturiere modenesi), Stati Uniti (13%) e Francia (9,6%). Per Reggio al primo posto di nuovo la Germania (14,2%), a seguire Francia (12,8%) e Stati Uniti (9,2%).
Tra i primi 10 paesi verso cui Modena esporta prodotti manifatturieri, a crescere di più sono la Cina (+82,9% rispetto al I trimestre 2021), la Polonia (+41,3%) e la Spagna (+38,5%). Le esportazioni di Reggio crescono maggiormente verso Belgio (+45%), Spagna (+36%) e Polonia (+32,5%).

Focus MPI

Alimentare, moda, legno e mobili, prodotti in metallo, gioielleria e occhialeria – sono settori che vedono oltre il 60% dei lavoratori impiegati in micro e piccole imprese. Le esportazioni di questi comparti vengono dunque definite “export di MPI” perché a concorrere al loro valore sono in larga parte proprio le MPI del territorio.

Si tratta di settori che con i loro prodotti rappresentano quasi un quinto (il 19,7%) dell’export manifatturiero modenese e un quarto (25,1%) di quello reggiano. Nel suo complesso l’export di MPI registra nel I trimestre 2022 una performance positiva sia rispetto allo stesso periodo 2021 che rispetto al I trimestre 2019. Infatti Modena segna un +19,2% e Reggio un +25,1% sull’anno precedente. Sullo stesso periodo 2019 crescono rispettivamente del +23,8% e del +7,7%.
In particolare al I trimestre di quest’anno anche il comparto della moda (formato da tessile, abbigliamento e calzature) supera il livello delle esportazioni pre Covid (+26,3% a Modena e +3,9% a Reggio).

Nel dettaglio, a Modena quasi la metà dell’export MPI (il 46,7%) è dovuta a esportazioni di prodotti alimentari, mentre a Reggio la metà consiste in articoli di abbigliamento. Rispetto ai primi tre mesi del 2021 si registra una crescita maggiore a Modena per l’export di mobili (+70,1%), legno (+65,2%) e prodotti alimentari (+28,3%). A Reggio risultano sul podio gli articoli in pelle (+89,1%), il legno (+79,2%) e i prodotti tessili (+43,3%). Questi ultimi tuttavia rimangono ancora inferiori ai livelli delle esportazioni pre Covid del -3,1%, assieme ai prodotti delle altre industrie manifatturiere (-5,1%) e i mobili (-7,7%).

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