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Indagine Lapam: occupazione nel primo semestre 2021

Il campione di riferimento – Considerando unicamente i primi 6 mesi degli anni 2019, 2020 e 2021, Lapam Confartigianato ha fornito servizi paghe in maniera continuativa a 3.282 imprese che costituiscono il campione in analisi. Durante questo periodo sono stati elaborati in media 28.674 cedolini al mese per le imprese del campione.

Occupati – Nei primi tre mesi del 2020 la dinamica mensile del numero di lavoratori in rapporto allo stesso mese dell’anno precedente è di segno positivo, in particolare nei primi due mesi che rappresentavano ancora una situazione ordinaria. Da aprile in poi – dopo il primo lockdown – il valore inizia a calare, e l’inizio del 2021 eredita questa situazione occupazionale critica a cui fanno seguito mesi di ulteriori restrizioni. L’anno 2021 si apre quindi con un numero di lavoratori inferiore del -3,2% rispetto a gennaio 2020, pur superando del +1,1% il mese di gennaio 2019. La ripresa occupazionale si nota da aprile in poi con un trend in crescita, arrivando a recuperare completamente i livelli occupazionali pre crisi a maggio e giugno.

In tutti e tre gli anni considerati cresce il numero di lavoratori a tempo indeterminato, che rappresentano il 79% del totale occupati del campione, arrivando nel I semestre 2021 a superare del 3,6% il valore del 2019. Decresce tuttavia del 17% il numero di lavoratori a tempo determinato, a causa del limitato numero di assunzioni e rinnovi di contratto nel periodo pandemico.

Il recupero dell’occupazione coinvolge la componente maschile, che dopo un calo tendenziale del -0,6% durante i primi sei mesi del 2020 rimbalza di un +5,5% durante il 2021 arrivando a superare i livelli occupazionali del 2019 del +4,9%. La componente femminile al contrario, dopo una perdita iniziale nel 2020 del -2,1% del numero di occupate, mostra una dinamica piatta nei primi mesi del 2021 ritardando a maggio la ripresa occupazionale e restando quindi al di sotto dei livelli occupazionali del 2019 del -2,2%. Questo potrebbe essere dovuto al ritardo nelle riaperture del commercio, turismo e pubblici esercizi, settori a forte componente femminile, non riuscendo a recuperare ancora completamente livelli normali di attività nella media dei 6 mesi considerati.

Si avvicinano al numero di posti di lavoro pre pandemia del 2019 gli impiegati (+0,7%) – che rappresentano un terzo del campione in oggetto (il 35,1%) – e gli operai (-0,1%), che rappresentano oltre la metà dei lavoratori del campione (59,2%), mentre un residuale 5,4% di apprendisti è calato dell’8% durante il 2020 senza un recupero significativo nei primi sei mesi del 2021 (+0,5%) e rimanendo quindi inferiore del 7,5% rispetto al 2019. Cresce il numero di lavoratori con laurea (+7,2% rispetto al 2019) e diploma (+2,4%), mentre calano in ottica tendenziale negli ultimi due anni i lavoratori con licenza elementare (-4,1% nel 2020 e -2,2% nel 2021) e licenza media (-4% nel 2020 e -0,3% nel 2021).

Ore lavorate – Per i primi due mesi del 2021 il numero di ore lavorate rimane al di sotto sia dei valori del 2020 che del 2019. Da marzo l’andamento si mantiene stabile recuperando il gap creatosi durante il 2020. Complessivamente i primi sei mesi del 2021 superano del 20% le ore lavorate nel primo semestre 2020, ma restano al di sotto del 3,3% rispetto al primo semestre 2019.

Tra i settori maggiormente rappresentati nel campione (con oltre 100 imprese) si osserva un completo recupero di ore lavorate nel primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019 nelle costruzioni, attività professionali e trasporti. Per le costruzioni (che comprendono edilizia e impianti) le ore lavorate crescono del +13,4% rispetto allo stesso periodo 2019 e del +30,3% rispetto all’anno precedente. In crescita anche le ore delle attività professionali scientifiche e tecniche (tra cui studi di architettura e consulenza aziendale) con un +3,6% rispetto allo stesso periodo 2019 e +20,4% rispetto all’anno precedente. Analogamente il trasporto e magazzinaggio segna un aumento del +2,9% sul 2019 e +26,9% sul 2020. Il comparto manifatturiero rimane invece inferiore ai livelli del 2019 con un -1,3%, sebbene in recupero del +20,4% sul 2020. Il commercio (ingrosso, dettaglio e autoriparazione) resta per i primi sei mesi del 2021 inferiore ai valori del 2019 (-10,8%) benché in recupero sul 2020 (+15,4%). Le attività dei servizi di alloggio e ristorazione sono le uniche con valori al 2021 inferiori del -9% rispetto al 2020 e del -44,1% rispetto al 2019.

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