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Videosorveglianza: “mini rete” privata

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1 Ottobre 2014 Stampa

L’unione fa la forza, anzi, la rete. Dalla Confcommercio una proposta che può vantarsi di essere una soluzione a numerosi problemi relativi alla sicurezza: una serie di telecamere, installate dai privati nei rispettivi esercizi commerciali, che viene collegata alla rete “madre”, quella creata dalle telecamere di videosorveglianza del Comune e che viene utilizzata dalle forze dell’ordine. In sostanza , e facciamo un esempio non a caso, in via Piave cinque o sei privati, tra negozi, ristoranti, bar, e rivendite, installano un certo tipo di telecamere e queste , tutte collegate tra loro, riescono a dominare, a coprire l’intero tratto di strada. Le immagini ricavate confluiscono alle centrali della polizia, dei vigili urbani, dei carabinieri. E così, laddove c’era il buio, laddove non si riusciva a monitorare e a indagare, nemmeno a creare un deterrente grazie all’occhio tecnologico ufficiale, si potrà avere grazie a questa nuova “mini rete” una osservazione costante di ciò che accade. «È la proposta – dicono in Confcommercio- che serviremo al sindaco Gian Carlo Muzzarelli al prossimo incontro ufficiale per affrontare insieme agli addetti ai lavori i problemi relativi alla sicurezza in città. Una unione tra privato e pubblico, un modo per cercare di coprire il più possibile con la coperta delle telecamere, della videosorveglianza le cosiddette zone a rischio, come quella del Tempio.

È molto probabile che potremmo partire con questa esperienza pilota proprio da questa zona, da corso Vittorio Emanuele. Si tratta ora di ovviare a procedure sia tecnologiche, relative al tipo specifico della telecamera, sia normative relative alla privacy, ma non ci sono ostacoli insormontabili, come abbiamo potuto già appurare, per attivare questo nuovo sistema pubblico-privato». Dunque occhi in più che l’amministrazione comunale così come le forze dell’ordine non poteranno che apprezzare visto che la finalità è condivisa: monitorare per difendere e dare opportunità di intervenire con efficacia. Ieri mattina, inoltre, incontro in questura dove il padrone di casa, Oreste Capocasa ha incontrato i rappresentanti di Lapam, Cna, Confcommercio e Confesercenti. Dopo gli ultimi attacchi della criminalità c’era bisogno di fare il punto: le associazioni hanno avanzato le oggettive richieste di poter contare su una maggiore presenza di forze dell’ordine e su una sinergia più efficace tra queste, con il coinvolgimento attivo della Municipale.

Gazzetta di Modena 1 ottobre 2014

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