Dopo le semplificazioni introdotte dal decreto ministeriale dell’8 gennaio 2021 (ne avevamo parlato qui), il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili interviene nuovamente in materia di modifiche delle caratteristiche costruttive dei veicoli e aggiornamento della carta di circolazione.
Le novità del Decreto 19 maggio 2022
Le novità sono contenute nel decreto ministeriale 19 maggio 2022, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e riguardano due aspetti.
In primis, viene aggiornato l’elenco delle modifiche ai veicoli per cui, al posto dei collaudi è prevista una procedura amministrativa, tramite certificazione rilasciata dalle imprese di autoriparazione, abilitate e accreditate presso la Motorizzazione che attestano la conformità degli interventi di modifica eseguiti sui veicoli.
In particolare, oltre a:
- Sostituzione del serbatoio GPL del sistema di alimentazione bifuel o monofuel;
- Installazione gancio di traino sui veicoli delle categorie internazionali M1 ed N1;
- Installazione doppi comandi per veicoli da adibire ad esercitazioni ed esami di guida;
- Installazione dei seguenti adattamenti per la guida dei veicoli da parte di conducenti disabili:
– Pomello al volante;
– Centralina comandi servizi
– Inversione dei pedali acceleratore-freno nella configurazione speculare a quella originaria;
– Spostamento leve comandi servizi (luci, tergicristalli, etc.);
– Specchio retrovisore grandangolare interno;
– Specchio retrovisore aggiuntivo esterno.
Vengono ora aggiunti:
- Installazione per sostituzione di attacco sferico montato sul timone di rimorchi di categoria internazionale O destinati ad essere trainati da veicoli di categoria internazionale M1 e N1;
- Installazione dei sistemi di ruota previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del 10 gennaio 2013, n.20.
L’altra novità contenuta nel decreto ministeriale del 19 maggio, riguarda l’aggiornamento dell’allegato A, parte 2 e dell’allegato B del decreto 8 gennaio 2021. In parole semplici il Ministero ha aggiornato i due documenti che le officine autorizzate alle modifiche rilasciano dopo aver eseguito i lavori a regola d’arte.
I due modelli aggiornati e il decreto ministeriale sono disponibili in allegato, in fondo a quest’articolo.