Sono riaperti i termini del Fondo Energia, il fondo rotativo di finanza agevolata a compartecipazione privata, pensato per il sostegno di interventi di green economy a favore di imprese di qualsiasi dimensione e società ESCo (Energy Service Company). La nuova finestra per presentare domanda di contributo scatta da lunedì 13 settembre 2021 e termina lunedì 15 novembre. Vediamo ora in sintesi chi può farlo e quali investimenti vengono agevolati.
A chi si rivolge
Come accennato sopra il Fondo Energia si rivolge a piccole e medie imprese e società ESCo che rispettino i seguenti requisiti:
- siano iscritte al Registro Imprese;
- abbiano localizzazione produttiva in cui si realizza l’investimento in Emilia-Romagna (nel caso in cui la domanda sia presentata da una ESCo la localizzazione produttiva deve essere quella dell’impresa cliente);
- siano attive alla data di presentazione della domanda;
- abbiano l’attività principale compresa nelle sezioni della classificazione delle attività economiche (ATECO 2007) riportate qui.
Quali investimenti agevola
I progetti ammessi dal Fondo devono essere volti all’efficienza energetica ed alla riduzione di gas clima-alteranti, alla produzione di energia da fonti rinnovabili, esclusivamente per autoconsumo, nonché gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento. Le spese ammissibili devono rientrare in una delle seguenti categorie:
a. Interventi su immobili strumentali: ampliamento e/o ristrutturazione, opere edili funzionali al progetto;
b. Acquisto ed installazione, adeguamenti di macchinari, impianti, attrezzature, hardware;
c. Acquisizione di software e licenze;
d. Consulenze tecnico-specialistiche funzionali al progetto di investimento;
e. Spese per redazione di diagnosi energetica e/o progettazione utili ai fini della preparazione dell’intervento in domanda.
In che misura
Il Fondo finanzia progetti con mutui fino a 750.000 euro e durata massima 96 mesi, a tasso zero per il 70% dell’importo ammesso, e ad un tasso convenzionato non superiore all’Euribor 6 mesi +4,75% per il restante 30%. L’importo massimo del contributo non potrà superare il 12,5% della quota pubblica di finanziamento ammesso e verrà erogato dopo la rendicontazione finale del progetto.