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Bonus gasolio: ulteriori chiarimenti sulla piattaforma

3 minuti di lettura
22 Settembre 2022 Stampa

In occasione dell’incontro del 21 settembre tra l’Agenzia delle Dogane (ADM) e le Associazioni di settore, sono stati affrontati alcuni aspetti legati alle istanze presentate dalle imprese di autotrasporto, beneficiarie del credito d’imposta del 28% per gli acquisti di gasolio del 1° trimestre 2022 cosiddetto “bonus gasolio”.

In particolare, sono state accolte diverse soluzioni prospettate da Confartigianato Trasporti, alla luce delle segnalazioni ricevute da territori e imprese, per consentire a tutti di caricare correttamente le domande e beneficiare del credito spettante.

La sintesi di Confartigianato

Una prima sintesi elaborata da Confartigianato Trasporti raccoglie i chiarimenti forniti e le soluzioni individuate, che saranno pubblicate sul portale dell’Agenzia delle Dogane.

Ad oggi sono state presentate 28.000 istanze, di cui 24.000 sono state lavorate e analizzate dalla piattaforma. Più o meno il 50% ha superato correttamente i controlli di ADM, quindi circa 12 mila istanze per un plafond consumato di 180 milioni di euro sul totale.

In caso di “Richieste correttamente controllate ma con errori nei files”, è eliminata la scadenza dei 5 giorni entro cui l’impresa può cancellare l’istanza. È stato deciso di mantenere la possibilità di ripresentare l’istanza con presenza di errori nei file trasmessi, fino alla data di chiusura del portale, attualmente fissata al 19 ottobre 2022.

File targhe

È stato eliminato il controllo vincolante sul file targhe i cui errori dunque non sono più bloccanti. Il controllo di merito sui dati dichiarati verrà effettuato solo a posteriori. Gli errori formali sul file targhe, come ad esempio gli spazi, sono risolti direttamente da ADM che li eliminerà in automatico dal file.

Pertanto, l’esito dell’istanza correttamente controllata che presenta l’importo ipotizzato correttamente coincidente con quello atteso dall’impresa, dopo i 5 giorni, ha superato l’iter dei controlli ADM e verrà inviato al MIMS per i passaggi conseguenti.

È dunque fondamentale che il file fatture deve esser corretto poiché è l’unico che produce esito positivo della pratica.

Se persiste errore nel file targhe l’istanza viene comunque inviata al MIMS in ogni caso, se invece l’errore è nel file fatture la pratica deve essere eliminata e ripresentata dall’impresa.

Sui calcoli sballati registrati ieri, che hanno prodotto importi di molto superiori a quelli attesi, ci è stato comunicato che in data 20 settembre la piattaforma ha avuto un problema informatico e anziché azzerare il precedente importo ha sommato il nuovo calcolo a quello vecchio. Pertanto, è stato necessario riprocessare le istanze che sono riapparse “In Elaborazione” per consentire di correggere il file.

File fattura

Il file fattura è corretto se l’importo è visualizzato su “Credito Ipotizzato”, e se coincide con l’importo atteso dall’impresa. A questo punto la procedura è finita e la pratica è andata a buon fine per la parte ADM. Se l’importo ipotizzato non coincide con quello atteso vuol dire che il file fatture è da correggere.

Se il portale restituisce errore, vuol dire che il file è errato. La stima totale delle pratiche che si attendono è diminuita rispetto ai precedenti calcoli ed è ora di circa 35 mila in totale.

Aspetti tecnici

Alcuni aspetti tecnici da tenere in considerazione per la corretta compilazione dei file:

  • File fatture: massimo due cifre decimali dopo la virgola
  • maiuscolo o minuscolo va bene uguale per scrivere NET o CARB (la piattaforma non è Keysensitive)
  • gli slash ( / ) vanno bene nella numerazione SDI della fatturazione DKV
  • più punti e virgola spuntano se prima si è compilata la colonna successiva all’ultima (ad esempio per prendere appunti) e poi in fase di conversione è stato cancellato, lasciando quindi un campo vuoto che viene gestito con il punto e virgola

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