Un’opportunità per le imprese del commercio. Si tratta del contributo in conto interessi previsto dalla legge regionale n.41/97 e rivolto ad alcune tipologie di imprese. In questo articolo approfondiamo a chi è rivolto e come farne richiesta.
Quali investimenti sostiene
Il contributo in conto interessi previsto dalla legge regionale 41, concorre all’abbattimento dei costi sostenuti per l’accesso al credito, richiesto per determinate tipologie di investimenti. In particolare:
- Investimenti per l’acquisto, costruzione, rinnovo, trasformazione ed ampliamento dei locali da adibire all’esercizio dell’attività di impresa;
- Investimenti per l’acquisto, rinnovo, ampliamento delle attrezzature, degli impianti e degli arredi necessari all’esercizio dell’attività di impresa, compresi i mezzi di trasporto;
- Interventi di liquidità aziendale per acquisto di scorte e reintegro del capitale circolante.
A quali imprese si rivolge
L’agevolazione è rivolta a piccole e medie imprese (PMI) con queste caratteristiche:
- sede legale o operativa, in Emilia Romagna;
- numero di addetti non superiore a 40;
- non essere in stato di fallimento o liquidazione;
- codice ISTAT prevalente rientrante tra quelli del commercio, somministrazione di alimenti e bevande, servizi (esclusi quelli del settore turismo) settori ATECO sezioni: G (ad esclusione della classe 45.20 e della categoria 45.40.30), I (limitatamente alla divisione 56), J, K, L, M, N (limitatamente alle divisioni 79 e 80), R, S (limitatamente alle divisioni 95 e 96).
Come funziona l’agevolazione
Il finanziamento agevolabile consiste in un mutuo chirografario (cioè non assistito da ipoteca ndr.) di importo massimo fino 150.000 euro e durata fino a 72 mesi, comprensivi di 24 mesi di pre-ammortamento (il finanziamento erogato può essere con importo superiore).
Il contributo è a rimborso totale o parziale del TAEG per esigenze di liquidità delle imprese per un massimo di 5.000 euro. Il finanziamento dovrà essere assistito da garanzia di Artigiancredito pari all’80%.
Ricordiamo che l’importo non può comunque essere superiore al 25% del fatturato totale del beneficiario.
Il nostro Ufficio credito, bandi e finanza agevolata è a disposizione per fornire maggiori informazioni.