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Contributi a fondo perduto per l’innovazione delle attività libero professionali

4 minuti di lettura
15 Maggio 2018 Stampa

L’iniziativa, rivolta al mondo delle professioni, intende promuovere in modo diffuso l’innovazione per l’ampliamento e il potenziamento servizi offerti per la crescita delle attività libero professionali a supporto dei processi produttivi e dell’economia regionale.

Beneficiari

Il bando è rivolto a:

– Liberi professionisti ordinistici,  titolari di partita Iva, esercitanti attività riservate, iscritti ai sensi dell’art. 2229 del codice civile a Ordini o Collegi professionali e alle rispettive Casse di previdenza, che operano in forma singola, associata o societaria

– Liberi professionisti non ordinistici titolari di partita Iva, autonomi, operanti in forma singola, o associata di “studi formalmente costituiti“ (esclusa la forma di impresa). . Siano iscritti alla gestione separata Inps previsto dall'art. 2, comma 26 della Legge 335/95, anche appartenenti ad Associazioni professionali riconosciute di cui alla L. n.4/2013

Interventi ammessi

I progetti dovranno contribuire a creare opportunità di sviluppo, consolidamento e valorizzazione delle attività libero professionali tramite la realizzazione d’interventi per:

a)  Interventi per l’innovazione tecnologica:
– allo sviluppo innovativo dei sistemi informatici – informativi e dei processi di digitalizzazione del lavoro;
– alla informatizzazione e alle innovazioni di processo;
– ad automatizzare e informatizzare l’attività anche con acquisto di strumenti e attrezzature professionali tecnico strumentali e tecnologiche.

b) Interventi per la ristrutturazione, l’organizzazione e il riposizionamento strategico delle attività libero professionali
– a migliorare l’efficienza dei processi di erogazione dei servizi, innovare i servizi con particolare riferimento alla sperimentazione di metodologie e applicazioni innovative nel campo della progettazione, dei processi e del
;
– a sviluppare sistemi che favoriscano l’integrazione di altri processi strategici all’attività professionale/imprenditoriale;
– al riposizionamento strategico dell’attività professionale.

c) Interventi per diffusione della cultura dell’organizzazione e della gestione/valutazione economica dell’attività professionale finalizzata a progettare e implementare un piano di riposizionamento e sviluppo dell’attività professionale o dell’impresa che preveda di sfruttare le opportunità date dalla digitalizzazione dei servizi

d) Nel caso di forme aggregate le iniziative proposte dovranno favorire lo sviluppo dell’aggregazione, la diversificazione dei servizi, le azioni di comunicazione e marketing, i servizi promozionali, i servizi di supporto alle decisioni, i processi di internazionalizzazione, quale strumento di rafforzamento della competitività sistemica del territorio e dei professionisti del territorio.

Spese ammissibili

a) acquisto di attrezzature, infrastrutture telematiche, tecnologiche, digitali finalizzate alla realizzazione di piattaforme, siti web, al miglioramento della connettività di rete, alla digitalizzazione e la dematerializzazione dell’attività, compresa la strumentazione accessoria al loro funzionamento;
b) spese per l’acquisizione di brevetti, licenze software; solo per le forme aggregate sono ammissibili spese per strumenti di comunicazione (brochure e/o materiale editoriale);
c) spese accessorie di carattere edilizio strettamente connesse alla installazione e posa in opera dei beni strumentali, nel limite massimo di 5.000 euro;
d) spese per l’acquisizione di consulenze specializzate, comprese, per i singoli professionisti le analisi di fattibilità per creare forme aggregate di professionisti. Per le forme aggregate già costituite, sono ammissibili le consulenze supporto e potenziamento dell’aggregazione stessa compresi i costi relativi al manager di rete. Tali spese sono riconosciute nella misura massima del 30% della somma totale delle altre voci di spesa (a + b + c).

Tutte le spese dovranno essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro l’anno 2018

Tipologia e misura del contributo

L’agevolazione, a fondo perduto, é concessa nella misura del 40% dell’investimento ritenuto ammissibile.  La percentuale di contributo è elevata al 45% qualora ricorra una delle seguenti ipotesi:

  • nel caso in cui il beneficiario realizzi un incremento occupazionale;
  • nel caso in cui il beneficiario caratterizzati dalla rilevanza della componente femminile/giovanile;
  • nel caso in cui il beneficiario sia in possesso del rating di legalità;
  • nel caso in cui la sede operativa o unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata in area montana oppure nelle aree 107.3.C. definite dalla commissione europea.

I progetti dovranno avere una dimensione minima di investimento ammesso pari a € 15.000, mentre l’importo massimo del contributo concedibile per ciascun progetto non potrà eccedere la somma complessiva di € 25.000.

Scadenze

La presentazione della domanda avviene per via  telematica tramite applicativo web Sfinge 2020.

La trasmissione delle domande di contributo deve essere effettuata dalle ore 10,00 del giorno 22 maggio 2018 alle ore 17,00 del giorno 26 giugno 2018.

I termini di chiusura saranno anticipati al raggiungimento di 200 domande.

Per maggiori informazioni

Allegati

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