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I consorzi di filiera

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31 Marzo 2017 Stampa

I CONSORZI DI FILIERA

I Consorzi di Filiera, per alcune tipologie di rifiuti ed in particolare per i rifiuti da imballaggio, sono stati istituiti in ambito nazionale al fine di assicurare la responsabilizzazione degli operatori economici, conformemente ai principi di “chi inquina paga” e della responsabilità condivisa, e di realizzare determinati obiettivi di recupero.

Chi partecipa al consorzio

Partecipano ai consorzi i produttori del bene, utilizzatori del materiale recuperato e gli eventuali riciclatori. Tali consorzi sono specifici per tipologia di materiale e hanno l’obiettivo di razionalizzare ed organizzare la raccolta, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti, secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità. I mezzi finanziari per il funzionamento dei predetti Consorzi sono costituiti dai contributi dei soggetti partecipanti e dalle attività di recupero svolte.

CONAI Consorzio Nazionale Imballaggi

In attuazione della Direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, modificata dalla Direttiva 2004/12/CE, è stato istituito il CONAI, a cui i produttori e gli utilizzatori di imballaggi sono obbligati a partecipare. La finalità è quella di garantire il raggiungimento degli obiettivi globali di recupero e di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio nonché il necessario raccordo con l'attività di raccolta differenziata effettuata dalle pubbliche amministrazioni.

Il CONAI svolge molteplici funzioni tra cui:

– definisce con le Pubbliche Amministrazioni le condizioni generali di ritiro da parte dei produttori dei rifiuti selezionati provenienti dalla raccolta differenziata;
– ripartisce tra i produttori e gli utilizzatori il corrispettivo per i maggiori oneri della raccolta differenziata, del riciclaggio e del recupero dei rifiuti di imballaggi conferiti al servizio di raccolta differenziata;

Il sistema CONAI si basa sull’attività di sei Consorzi rappresentativi dei materiali:

CNA – Consorzio Nazionale per il Riciclo ed il Recupero degli imballaggi in ACCIAIO;
– Consorzio Imballaggi ALLUMINIO;
– Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica;
– Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclaggio degli Imballaggi in LEGNO;
– Consorzio per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in PLASTICA;
– Consorzio Recupero VETRO;
– Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli Olii e dei grassi vegetali ed animali esausti.

Il CONOE, istituito già con il vecchio D.Lvo 22/1997, ha il compito di assicurare su tutto il territorio nazionale il trasporto, lo stoccaggio, il trattamento e il recupero della filiera oli e grassi vegetali e animali esausti, al fine di garantire la tutela dell’ambiente e della salute pubblica assicurando una progressiva diminuzione della dispersione di tali sostanze.

COOU – Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati

Istituito nel 1982 a seguito della direttiva comunitaria CE/75/439/CE aderiscono le imprese che producono, importano o mettono in commercio oli lubrificanti base, quelle che effettuano il recupero e la raccolta degli oli lubrificanti usati e quelle che effettuano la sostituzione e la vendita degli oli lubrificanti, al fine di dare attuazione ad alcuni precisi obblighi e divieti di carattere generale dettati per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente. In particolare è previsto l’obbligo di eliminare gli oli usati in via prioritaria tramite rigenerazione tesa alla produzione di basi lubrificanti e, solo nel caso in cui la rigenerazione non sia tecnicamente, economicamente o dal punto di vista organizzativo possibile, tramite combustione.

Pile e batterie – Centro di Coordinamento

La gestione dei rifiuti derivanti da pile ed accumulatori viene normata dal D.lgs n. 188 del 20 Novembre 2008 che recepisce in Italia la Direttiva Europea 2006/66/CE. Tale decreto, come avviene per i RAEE, introduce la responsabilità dei produttori di pile e batterie che sono obbligati ad organizzare e sostenere economicamente la raccolta separata dei rifiuti derivanti questi prodotti. Per adempiere tale obbligo i produttori possono organizzarsi su base individuale o attraverso sistemi collettivi. L’intero sistema di raccolta viene organizzato ed ottimizzato a livello nazionale dal Centro di Coordinamento (CdCPA) al quale oggi aderiscono al circa 1500 aziende, riunite in 7 Sistemi Collettivi o Individuali. Di questi ultimi fa parte anche il Cobat, l’ex Consorzio obbligatorio che gestiva le batterie al piombo esausto.

POLIECO – Consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti di beni in Polietilene esclusi gli imballaggi

Al fine di ridurre il flusso di rifiuti di polietilene destinati allo smaltimento è stato istituito il consorzio Polieco.
’obiettivo primario di questo consorzio è quello di favorire il ritiro dei beni a base di polietilene al termine del ciclo di utilità per avviarli ad attività di riciclaggio e recupero.

RAEE – Centro di Coordinamento (www.cdcraee.it)

In attuazione della Direttiva Europea 2002/96/CE è entrato in vigore anche il sistema di gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche- RAEE – disciplinato dal Decreto Legislativo 151 del 2005, la cui responsabilità è affidata anche in questo caso direttamente a Produttori e Distributori. Questi soggetti per la gestione dei RAEE provenienti dai nuclei domestici, devono obbligatoriamente organizzarsi in forma collettiva e possono scegliere liberamente (così come previsto dalla direttiva europea) il sistema collettivo più efficiente.
diversi sistemi collettivi che operano in libera concorrenza sono sottoposti alla supervisione del Centro di Coordinamento ed hanno il compito primario di gestire il trasporto, il trattamento e il recupero dei RAEE sull'intero territorio nazionale. Attualmente sono 15 i sistemi collettivi attivi in Italia.

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