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Coronavirus: gli strumenti per imprese e lavoratori

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11 Marzo 2020 Stampa

Mentre si attende dal governo il Decreto Legge che regolamenti scadenze fiscali, rate dei mutui, blocco delle bollette e ammortizzatori in deroga per le aziende coinvolte nel blocco delle attività, ecco un utile riepilogo degli strumenti a cui le imprese possono ricorrere in caso di assenze dal lavoro, o impossibilità a riccorere al cosiddetto Telelavoro o smart working. 

Precisiamo qui che l’assenza di lavoratori che su indicazione del medico di base o di altre strutture sanitarie devono svolgere un periodo di quarantena, è da considerarsi come malattia giustificata da certificato medico prodotto dal lavoratore, mentre in assenza di certificazione medica si potrà concordare con il lavoratore la fruizione di periodi di ferie.   
contrario un lavoratore che decida volontariamente di non andare al lavoro, non matura alcun diritto alla retribuzione e l’assenza è da ritenersi ingiustificata.

Gli strumenti utili

Nel caso di sospensione dell'attività, laddove è possibile, si può ricorrere agli ammortizzatori disponibili come la Cassa Integrazione Ordinaria o il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l'Artigianato. Ecco come sono suddivisi e chi può farne richiesta.

  • – Le imprese industriali possono ricorrere alla Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO);
  • – Le imprese artigiane devono ricorrere al Fondo di Solidarietà Bilaterale per l'artigianato (FSBA);
  • – Le imprese del settore terziario con più di 5 dipendenti devono ricorrere al Fondo di Integrazione Salariale (FIS);

È importante sottolineare come ad oggi, senza un Decreto Legge specifico per l'emergenza, non è possibile dire come potrà essere utilizzato un apposito ammortizzatore sociale in deroga. Tuttavia è probabile che l'utilizzo di questo strumento sarà condizionato dal blocco delle attività imposto da un'Ordinanza, o da una situazione di comprovata emergenza. Ad esempio nei cosiddetti "focolai" (vedi il basso lodigiano ndr.). 
stesso modo anche la sospensione degli adempimenti fiscali, dei mutui, etc. è condizionata a dimostrare il nesso causale con la sospensione dell'attività lavorativa o la sua riduzione in conseguenza dell'emergenza. 

Permanenza domiciliare del lavoratore

Ricordiamo infine che, come specificato sul sito dell'AUSL di Modena (clicca qui) è importante attenersi all’ultima ordinanza del Ministro della Salute, che prevede la cosiddetta “permanenza domiciliare” per chi torna dalla Cina, oppure per chi è stato in contatto con una persona risultata positiva in Italia. Prima ancora c’è l'obbligo (e se non lo fa è sanzionabile) di riferire al Servizio di Sanità pubblica dell'Azienda USL di Modena di aver viaggiato nelle zone a rischio negli ultimi 14 giorni, telefonando al numero 059 3963663 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 17 e il sabato dalle 9 alle 13; negli altri orari sarà attiva la segreteria telefonica o si potrà inviare una e-mail agli indirizzi [email protected] e [email protected].

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