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Rifiuti urbani: entro il 31 marzo le imprese devono comunicare chi effettua il recupero

16 Febbraio 2021 Stampa

Le utenze non domestiche (es: le imprese) che intendono conferire i propri rifiuti urbani avviandoli al recupero al di fuori del servizio pubblico, ai sensi dell’ articolo 238, comma 10, del decreto legislativo n. 152 del 2006, devono comunicarlo al Comune e all’Affidatario del servizio pubblico dell’ambito gestionale di riferimento entro il 30 settembre di ciascun anno (per quest’anno la data è stata posticipata al 31 marzo a causa dell’emergenza in corso ndr.)  con effetti a decorrere dall’anno successivo, indicando i quantitativi dei rifiuti da avviare a recupero, distinti per codice EER e stimati sulla base dei quantitativi prodotti nell’anno precedente, nonché la durata del periodo, non inferiore a cinque anni, per cui si intende esercitare tale opzione.

Alla comunicazione deve essere allegata idonea documentazione, anche nella modalità dell’autocertificazione, comprovante l’esistenza di un accordo contrattuale con il soggetto che effettua l’attività di recupero dei rifiuti. Dette utenze sono escluse dalla sola corresponsione della componente tariffaria rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti.

Le imprese che vogliono usare il servizio pubblico

Le utenze non domestiche che intendono riprendere ad usufruire del servizio pubblico prima della scadenza del periodo di esercizio dell’opzione, devono comunicarlo, entro il 30 settembre di ciascun anno, con effetti a decorrere dall’anno successivo, al comune e all’affidatario del servizio che riprende la gestione qualora ciò non comporti un disequilibrio sull’organizzazione del servizio con riferimento alle modalità e ai tempi di svolgimento dello stesso.

Inoltre in riferimento a quanto evidenziato al primo capoverso, entro il 28 febbraio di ciascun anno l’utenza non domestica deve comunicare, al Comune e al Gestore del servizio pubblico di riferimento, i quantitativi dei rifiuti urbani avviati a recupero nell’anno precedente dando specifica evidenza a quelli avviati a riciclo. Il Comune, o il Gestore del servizio pubblico per i comuni nei quali è applicata la tariffa puntuale corrispettiva di cui all’articolo 1, comma 668 della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale pluriennale dello Stato. Legge di stabilità 2014), è tenuto a rendicontare tali informazioni alla Regione e all’Agenzia Territoriale dell’Emilia- Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (ATERSIR) entro il 30 aprile di ciascun anno.

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