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Rischi da agenti cancerogeni e mutageni

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12 Marzo 2021 Stampa

Con il Decreto interministeriale 11 febbraio 2021 sono state recepite due direttive europee in materia di protezione contro i rischi di agenti cancerogeni e mutageni:

  • Direttiva (UE) 2019/130 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 gennaio 2019 che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro;
  • Direttiva (UE) 2019/983 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro.

In sintesi, la direttiva del 2004, con le sue successive modificazioni, stabilisce quali sono gli obblighi del datore di lavoro con riferimento alla tutela della salute dei propri dipendenti in caso di contatto, abituale o meno, con sostanze chimiche nocive.

Coloro che, infatti, svolgono la propria attività lavorativa a contatto con le sostanze elencate, in particolare nel settore degli autoriparatori, saranno soggetti alle apposite cautele quali l’utilizzo dei dispositivi specifici e la sorveglianza sanitaria.

Si ricorda che il D. Lgs. 81/2008 definisce le sostanze in questione come:

  • agente cancerogeno:
    • una sostanza o miscela che corrisponde ai criteri di classificazione come sostanza cancerogena di categoria 1 A o 1 B di cui all’allegato I del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio;
    • una sostanza, miscela o procedimento menzionati all’Allegato XLII del presente decreto, nonché sostanza o miscela liberate nel corso di un processo e menzionate nello stesso allegato;
  • agente mutageno:
    • una sostanza o miscela corrispondente ai criteri di classificazione come agente mutageno di cellule germinali di categoria 1 A o 1 B di cui all’allegato I del regolamento (CE) n. 1272/2008.

L’aggiornamento introdotto dal Decreto interministeriale, in linea generale, ha apportato le seguenti modifiche:

  • all’Allegato XLII sono state aggiunte alle originarie sei voci  alla lista delle sostanze delle miscele e dei processi del Testo Unico di Sicurezza, i seguenti agenti chimici:
    • lavorazioni comportanti penetrazione cutanea negli oli minerali usati nei motori a combustione interna (voce 7);
    • lavorazioni comportanti l’esposizione alle emissioni di gas di scarico dei motori diesel (voce 8);
  • all’Allegato XLIII con una variazione sostanziale della lista degli agenti, in particolare di quelli che hanno effetti sulla cute vengono maggiormente differenziati e inseriti ex novo agenti come Berillio, Acido arsenico, Formaldeide, Emissioni dei gas di scarico dei motori diesel. Come anche miscele di idrocarburi policiclici, oli minerali usati nei motori a combustione interna.

Ad avvalorare questa tesi vi sono sufficienti elementi di prova della cancerogenicità degli oli minerali usati nei motori a combustione interna per lubrificare e raffreddare le parti mobili all’interno del motore:

  • Lo SCOEL (Comitato scientifico per i limiti d’esposizione professionale) “ha individuato la possibilità che tali oli siano assorbiti in misura significativa attraverso la pelle e concluso che l’esposizione professionale avviene per via cutanea”;
  • Il CCSS (Comitato Consultivo per la Sicurezza e la Salute sul lavoro) “ha convenuto che gli oli motore minerali usati dovrebbero essere aggiunti alle sostanze, miscele e procedimenti cancerogeni …”.

Inoltre, sempre con riferimento a quanto sopra citato, vi sono sufficienti elementi di prova della cancerogenicità delle emissioni di gas di scarico derivanti dalla combustione di gasolio nei motori ad accensione spontanea:

  • Il CCSS ha convenuto che le emissioni di gas di scarico dei motori diesel tradizionali dovrebbero essere aggiunte alle sostanze, miscele e procedimenti cancerogeni e ha richiesto ulteriori indagini sugli aspetti scientifici e tecnici dei nuovi tipi di motori”.
  • Lo IARC (Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro) “ha classificato i gas di scarico dei motori diesel come cancerogeni per l’uomo e ha precisato che, se è vero che l’entità di particolato e sostanze chimiche è ridotta nei nuovi tipi di motori diesel, non è però ancora chiaro in che modo le modifiche quantitative e qualitative possano incidere sulla salute.
  • Lo IARC ha precisato che il carbonio elementare, che costituisce una quota significativa di tali emissioni, è comunemente utilizzato come marcatore di esposizione”.

La gestione degli agenti cancerogeni e mutageni sui luoghi di lavoro

Gli agenti cancerogeni e mutageni sono in grado di generare alterazioni genetiche e neoplasie nei lavoratori esposti attraverso l’inalazione, l’ingestione o il contatto cutaneo.

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