La nostra associazione, in accordo con CNA Reggio Emilia, Confesercenti e Confcommercio, ha espresso all’amministrazione comunale il proprio profondo rammarico – nel metodo e nel merito – per le decisioni unilateralmente riguardo all’estensione della ZTL ad alcune aree della città di Reggio, con particolare riferimento a Corso Garibaldi, via Roma e via Emilia Santo Stefano.
“Nel metodo – scrivono le associazioni – perché ancora una volta, al confronto puntuale con tutti gli attori coinvolti si è preferito procedere a testa bassa, privilegiando obiettivi ideologici rispetto a soluzioni condivise ed equilibrate. Alla dimensione dell’ascolto e della discussione si sostituisce un decisionismo che cala dall’alto ogni presa di posizione.
Peggio ancora, si convocano d’urgenza incontri di facciata, come è accaduto recentemente per il Tavolo Unico del Centro e del Commercio (TUC), avendo già predisposto tutti gli atti formali e dunque svuotando del loro senso importanti occasioni istituzionali, decretandone, nei fatti, l’inutilità.
Nel merito, come più volte ribadito in sede di osservazioni al PUG e al PUMS, riteniamo che la estensione delle ZTL non sia la soluzione e comunque la priorità per invertire il declino del centro storico. Il centro storico va rilanciato rendendolo più sicuro, più attrattivo, più accessibile, più vivo. Mettendo a disposizione servizi adeguati, in termini di trasporto pubblico, di arredo urbano, di parcheggi, e incrementando i momenti di intrattenimento.
Nulla di tutto questo: non si agisce sui fattori che compongono la qualità di un centro storico ma si individua nella limitazione del traffico in alcune strade la panacea di tutti i mali.
Avvertiamo netta la sensazione della mancanza da parte della giunta comunale di una visione complessiva e integrata, prevalendo piuttosto approcci parziali che non riescono ad individuare efficacemente obiettivi e direzione da tenere”.
È chiaro, concludono le associazioni imprenditoriali, che gli operatori del centro cittadino hanno il dovere di qualificare la loro offerta, di dare vita a proposte attrattive, di stare al passo con i tempi, ma le loro attività, anche alla luce dei durissimi anni vissuti dalla categoria, vanno innanzitutto rispettate e poi sostenute e non penalizzate.