Estate è, anche, tempo di bicicletta: il sole invita tutti a sfruttare questo veicolo sempre più rivalutato anche per questioni legate alla sostenibilità ambientale e alla salute, ma nelle nostre province le due ruote non passano mai di moda. Un’indagine del nostro Ufficio Studi evidenzia che le province di Reggio Emilia e Modena si collocano nelle posizioni centrali della classifica delle aree più vocate alla filiera della bicicletta, rispettivamente con 38 e 79 imprese attive nel primo trimestre del 2021. Tra queste più di tre su quattro sono imprese artigiane, dato in linea con quello regionale, che vede l’Emilia Romagna seconda solo al Trentino Alto-Adige.
La bicicletta sta prendendo sempre più piede e in Emilia Romagna sono state 176 mila le persone che nel 2020 la hanno utilizzata per andare al lavoro o a scuola, con un’incidenza di 39 ciclisti su 1000 abitanti. Tra questi, il 6,5% sono giovani under-35 che la utilizzano per andare a scuola o all’università, facendo registrare il dato più alto a livello nazionale.
L’uso della bicicletta è incentivato anche dalla costante espansione delle piste ciclabili: la nostra indagine evidenzia come il Comune di Reggio Emilia si piazzi al primo posto nella graduatoria italiana per lunghezza delle ciclabili, con ben 242,9 km complessivi, quello di Modena al terzo, con 224 chilometri.
Parlando di sicurezza stradale emerge invece un dato preoccupante: nel 2019 il 10,6% dei veicoli coinvolti in incidenti stradali in Emilia Romagna sono state biciclette, contro il 5,5% nazionale. In un anno le biciclette coinvolte in incidenti sono aumentate del 6,3%, mentre la totalità dei veicoli circolanti in regione è aumentata dello 0,8%. In 10 anni, 2009-2019, lo stesso dato è cresciuto dello 0,9%, in contrapposizione con il calo del 19,5% del totale del parco veicoli in circolazione.