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Furto alla Lapam di Medolla. Il presidente Guagliumi: “Grande senso di insicurezza”

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28 Dicembre 2017 Stampa

“Il furto della cassaforte nella sede Lapam Confartigianato di Medolla è un segnale molto preoccupante per la sicurezza del territorio. Dimostra che non bastano una porta blindata, un palazzo illuminato e telecamere di videosorvegliaza per dissuadere chi delinque”. Franco Guagliumi, presidente della sede Lapam di Medolla, interviene sul furto della cassaforte avvenuta la notte tra il 24 e il 25 dicembre nella sede dell'associazione.

“Personalmente abito in questo palazzo e resta un senso di insicurezza e sbigottimento per la facilità del furto, nonostante le telecamere esposte. Una persona sola è entrata e ha portato via la cassaforte (dopo aver aperto la porta blindata): questo lascia un senso di insicurezza forte. Questo è un palazzo illuminato, ci sono telecamere e porte blindate e nonostante questo in 10 minuti una persona entra, prende la cassaforte e la porta via per le scale come se nulla fosse. Resta un grande disagio e una grande impotenza: per sentirci più sicuri dobbiamo mettere un fossato con i coccodrilli? O una guardia armata davanti alla porta?”.

Guagliumi prosegue allargando il discorso: “In questo periodo assistiamo a un picco di furti nella Bassa, altre casseforti sono state trafugate da persone che conoscono abitudini, che magari ti seguono… Serve un controllo del territorio più puntuale. Il presidio dato dalle imprese artigiane e commerciali è importante, certo, ma come abbiamo avuto modo di vedere non possiamo stare tranquilli e le stesse Forze dell’Ordine non possono arrivare ovunque. E’ necessario un presidio più puntuale e migliorare l’efficacia degli strumenti già presenti, come far sì che le telecamere di sorveglianza abbiano una migliore efficacia”.

 

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