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Giornata del pane: i dati della filiera a Modena e Reggio Emilia

12 Ottobre 2023 Stampa

La Giornata mondiale del Pane rappresenta la giusta occasione per accendere i riflettori sull’importanza di acquistare prodotti locali, realizzati da forni che sanno come valorizzare la materia prima e che creano prodotti salutari, ideali per un’alimentazione sana ed equilibrata.

Daniele Casolari, responsabile sindacale della categoria Alimentazione della nostra associazione, coglie l’occasione della Giornata mondiale del pane e dei prodotti da forno artigianali, che si celebra ogni anno il 16 ottobre, per dare risalto ai prodotti della filiera del frumento. L’ufficio studi dell’associazione, proprio in concomitanza con la ricorrenza, ha elaborato un’analisi sulla filiera dei prodotti da forno nelle province di Modena e Reggio Emilia.

I dati a Modena e Reggio Emilia

Secondo lo studio, a Modena, al primo semestre del 2023, dato più aggiornato disponibile, le imprese attive che producono prodotti da forno e farinacei sono 411, di cui l’83,2%, pari a 342 unità, sono artigiane. Rispetto al periodo pre Covid, però, prosegue il calo dell’artigianato dei prodotti da forno e si contano 19 imprese in meno, equivalente a un -5,3%.

A Reggio Emilia, invece, le imprese attive che producono prodotti da forno e farinacei sono 281, di cui l’81,9%, pari a 230 unità, sono artigiane. Rispetto al periodo pre Covid, però, prosegue il calo dell’artigianato dei prodotti da forno e si contano 2 imprese in meno, equivalente a un -0,9%.

Daniele Casolari conclude:

Dobbiamo agire per invertire questo trend perché gli alimenti locali, prodotti da forni della zona, rappresentano l’emblema della qualità e del gusto di un territorio intero. Il settore della panificazione artigiana è molto importante per l’economia territoriale, specialmente perché, a differenza di altri prodotti alimentari, il pane fresco non può per ovvi motivi affidarsi al canale dell’export. La nostra area conta grandi eccellenze nella produzione e come associazione continueremo come sempre fatto a tutelare gli interessi di quei lavoratori che con il loro saper fare vogliono continuare a garantire un livello di prodotti eccellenti.

La difficoltà di reperimento del personale a livello regionale

Analizzando l’elaborazione dei dati effettuata dall’ufficio studi associativo, a livello regionale più di un terzo dei panettieri e pastai artigiani è difficile da reperire. Delle 1.380 entrate previste dalle imprese nel 2022 per le professioni di panettieri e pastai artigianali, il 38,4%, risulta di difficile reperimento. Rispetto al periodo pre-pandemia, le imprese del settore prevedono di assumere più del doppio dei profili pari a 760 posizioni in più: un dato in crescita rispetto al 2021 del 55,1%. La quota di figure del settore ritenuta difficile da reperire cresce di 10,3 punti percentuali nel 2022 rispetto al valore del 2021.

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