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«I benzinai della montagna non hanno colpe» Replica di Confesercenti a Lapam

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23 Ottobre 2014 Stampa

Sul gasolio “sporco”, denunciato da Lapam Confartigianato di Castelnovo Monti per la scarsa qualità del carburante segnalata da alcuni artigiani che già devono sopportare l’elevato costo, di cui abbiamo dato notizia sul Carlino sabato, interviene il presidente della Faib di Reggio, Piero Burani con l’invito ai colleghi di Lapam a «non lanciare allarmi generici».

Attraverso un comunicato di Confesercenti, il presidente Burani, introduce elementi tecnici sulla natura e qualità del gasolio.

«Certe affermazioni, espresse anche da esponenti politici della montagna – aggiunge – rischiano di gettare una pesante luce di discredito sui gestori degli impianti montani senza che questi ultimi abbiano benché la minima responsabilità. Per legge il gasolio venduto normalmente negli impianti italiani, ha una percentuale di biodiesel del 7% che, in particolari condizioni ambientali, subisce una trasformazione producendo una certa quantità di acqua e mucillagine che è quella che intasa i filtri dei mezzi. Questo non significa che in montagna si vendano prodotti scadenti, anzi. Numerosi gestori vengono visitati dalla Guardia di Finanza».

il Resto del Carlino REGGIO EMILIA gio, 23 ott 2014


ALLARME – Gasolio sporco in appennino

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