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Corso Duomo senz’auto: le associazioni si dicono favorevoli

2 Aprile 2015 Stampa

Un via libera convinto, a patto che – come già spiegavano ieri i modenesi – le cose sia no fatte per bene. È quello che arriva dalle associazioni di commercianti all' indomani dell' annuncio del sindaco Muzzarelli circa l' intenzione di trasformare corso Duomo in strada pedonale, eccezion fatta per il passaggio dle filobus.
«Perchè no? – esordisce Silvia Manicardi, presidente della zona di Modena Lapam Confartigianato – La chiusura al traffico di corso Duomo e la riqualificazione della zona, garantiranno un nuovo splendore alla Cattedrale e potrebbe in effetti far diventare corso Duomo parte integrante del 'salotto buono' di Modena».
Lapam, quindi, apre alla pedonalizzazione, ma chiede garanzie: «Pensiamo sia necessario un confronto, in tempi rapidi, con il mondo economico per discutere insieme le modalità di questo intervento. È infatti necessario far sì che la pedonalizzazione sia realizzata con il minor impatto possibile sul tessuto del centro storico. Corso Duomo collega corso Canalchiaro e via Emilia e la sua chiusura comporta, necessariamente, alcune misure alternative. Inoltre – prosegue la presidente Lapam – è necessario tenere conto delle esigenze delle attività commerciali e di servizio. E qui il riferimento è per il carico-scarico e i taxi.
Confesercenti benedice l' operazione chiedendo un' integrazione con gli altri altri interventi di riqualificazione.
Salvatori, presidente Confesercenti Modena auspica che questi interventi vadano di pari passo con un centro storico da «'da vivere e da apprezzare per le sue bellezze'. La spinta verso una sua progressiva pedonalizzazione è un fattore importante da non trascurare e fa il paio con una Piazza – Grande – e un Duomo che sono patrimonio Unesco. L' approvazione del regolamento Unesco può favorire una maggiore sensibilizzazione verso la pedonalizzazione del centro. Risulta però evidente, che le aree della città recuperate al passeggio e alla vivibilità, dovranno poi essere sede di eventi in grado di generare un richiamo anche e soprattutto dal punto di vista commerciale».
parla di una scelta doverosa «La pedonalizzazione potrà migliorare l' appeal e la fruibilità di Corso Duomo per i cittadini ed i turisti, creando così un vantaggio anche per il commercio presente. – spiega Alberto Crepaldi . Proprio nell' ottica di dare vita ad un luogo unico, appare però importante che, oltre alla ripavimentazione ed alla possibile pedonalizzazione, l' Amministrazione ripristini la bellezza originaria dei portici, ora ostaggio di decadenza e sporcizia».
Enrico Benini, di Forza Centro che si dice «Favorevole a patto però che sotto il cartello di divieto alle auto non ne compaia un secondo con una lunga lista di deroghe – commenta – Non è una battuta. Ricordo che formalmente e da anni all' inizio di corso Duomo c' era un cartello di divieto di accesso. Sotto, appunto, una serie di deroghe che di fatto ha permesso a chiunque di passare senza problemi. Eviterei il ripetersi di questa cosa che saprebbe di presa in giro».

Gazzetta di Modena

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